flumini nel mondo

giovedì 20 marzo 2008

Sulle orme di Pietro Cavaro - Pinacoteca di Cagliari

Superata porta Cristina, sulla quale domina la torre di San Pancrazio, ci troviamo subito al centro di una specie di atrio gigantesco in cui da un lato vi è l'ingresso della Cittadella dei musei e dall'altra l'ingresso del Castello di Cagliari, mentre di fronte, tra le rocce che fanno da grandioso argine, si scende, attraverso il terrapieno, alla Cagliari moderna. Oltrepassata la porta si respira subito aria di storia, di passato, di antiche vicende. L'imponenza dei luoghi è tale da suscitare silenzio e rispetto.






Nella foto a destra l'ingresso monumentale della cittadella dei musei, al cui interno si accede, attraverso scalinate e percorsi movimentati, alla pinacoteca in cui vi sono alcuni dei dipinti oggetto della nostra visita.






Nella fantastica scenografia naturale della cittadella, tra sentieri, scalinate e finestre che si affacciano su tutto il campidano, si arriva alla pinacoteca. Nella galleria di fronte all'ingresso si trova l'esposizione dei dipinti di Pietro Cavaro. Si contano quattro dipinti più uno attribuito a Pietro solo in parte. Le opere esposte sono quelle indicate di seguito. Le informazioni sono attinte direttamente dalle didascalie della pinacoteca. Questa è aperta tutti i giorni da martedì a Domenica dalle ore 9,00 alle 20,00 con esclusione del lunedì. Per maggiore conoscenza si rimanda al sito http://www.pinacoteca.cagliari.beniculturali.it/

Questa deposizione (nota anche come Pietà di Tangeri) faceva parte del retablo di Nostra Signora dei Sette Dolori, conservata nella chiesa di S. Rosalia a Cagliari dove, a tutt'oggi, si trova la tavola centrale raffigurante la Madonna Addolorata.
In primissimo piano si osserva il Cristo morto sorretto alle spalle dal San Giovanni, attorniato dalla Madonna -china sul volto del Figlio- e dalle Marie.
In secondo piano due uomini che reggono un lenzuolo si allontanano, dopo aver evidentemente trasportato il corpo di Gesù verso i suoi cari.
Sullo sfondo il Monte Calvario con le tre croci e ancor di più in lontananza, un paesaggio naturale con castello





San Paolo e San Pietro. Facevano parte di un unico grande retablo collocato nel Chiostro di S. Domenico a Cagliari






Sant'Agostino. La tavola faceva parte di un importante e grandioso polittico destinato a ricordare il santo vescovo nel luogo della sua sepoltura.









L'incompiuta pala di S. Agostino proviene dal chiostro di S. Francesco di Stampace a Cagliari, che oggi non esiste più.
Nello scomparto maggiore il Santo Vescovo è rappresentato in preghiera tra il Crocefisso e la Madonna col Bambino.






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