flumini nel mondo

venerdì 30 novembre 2012

San Lussorio

Selargius Chiesa di San Lussorio

La chiesa romanica di San Lussorio sorge nell’agro fra Selargius e Monserrato (anticamente chiamata Pauli), nella località detta “Serriana”, vicino alla zona archeologica di Su Coddu. L’edificazione del nucleo originario del tempio dovrebbe risalire al V secolo d.C. L’attuale edificio risale, invece, alla seconda metà del 1100, ed è stato esposto nel corso dei secoli non solo alle intemperie ma anche ai bombardamenti dell’ultima guerra mondiale. La chiesa si trovava, infatti,  vicino al campo di aviazione di Monserrato e per un periodo venne requisita dall’aeronautica e adibita a ricovero delle truppe nazionali ed alleate. Nel 1986 il Sindaco di allora, Dott. Antonio Melis, acquistò la struttura dedicata al culto di San Lussorio, gli edifici ad esso pertinenti ed i terreni circostanti dai fratelli Soro per la cifra di lire 198.308.200. Nel 1988 iniziarono i lavori di restauro.
“Sa Cresia de is santis”, così viene chiamata la chiesa, si suppone sia stata edificata in onore dei tre martiri Lussorio, Cesello e Camerino.
A fianco al lato destro della chiesa sorge l’ex casa Soro, un edificio in stile liberty di inizio novecento.


ex Casa Soro

Negli anni ’50 la chiesetta, diventata inagibile, venne chiusa al culto. Per fortuna si è riusciti a salvaguardare dal saccheggio conseguente alla chiusura alcuni elementi, come il sarcofago dedicato a San Lussorio, (non è certo che abbia realmente accolto le spoglie del santo o quelle di un altro personaggio di rango militare). che un tempo fungeva da altare; due lastre tombali marmoree con iscrizioni; un pregevole dipinto di Francesco Massa; tre statue lignee della prima metà del Seicento raffiguranti i Santi Lussorio, Cesello e Camerino.
Queste ultime, attualmente, sono custodite nella parrocchiale di Maria Vergine Assunta, e vengono trasferite nella chiesetta una volta all’anno, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Lussorio, copatrono di Selargius, che si svolgono a partire dal 19 di Agosto.
Che la festa in suo onore sia stata molto sentita da sempre, è comprovato da un dipinto di Giovanni Marghinotti del 1861, intitolato “Festa campestre in Sardegna”.
Festa campestre nella chiesa di san Lussorio a Selargius ( G.Marghinotti)
Il Sarcofago di San Lussorio si trova sul lato sinistro dell’unica navata interna, mentre  sul lato destro della navata interna sono situate due lastre tombali marmoree della seconda metà dell’Ottocento. La prima, relativa alla tomba del Vicario parrocchiale di Selargius, Raffaele Soro. La seconda, molto frantumata, è relativa ad un certo Francesco Sanna di Cagliari.
Tra gli arredi interni preservati dai ladri e dall’incuria del tempo, è importante menzionare il paliotto eseguito dal pittore cagliaritano Francesco Massa, attualmente custodito nella stanza del Sindaco di Selargius. Nel  lato destro del dipinto, che ha come sfondo l’inconfondibile chiesa di Selargius è rappresentato il martirio dei tre santi. Nel lato sinistro, invece, viene raffigurato solo San Lussorio disteso a terra mentre due persecutori armati di bastone infieriscono su di lui.
Recentemente, grazie alla generosità del Gremio di San Lussorio e dei Lions di Selargius, la chiesa è stata arricchita con nuove statue raffiguranti i tre santi Lussorio, Cesello e Camerino, una pala ad olio, che sovrasta l’altare, e una via Crucis, tutte opere del noto pittore e ceramista selargino Claudio Pulli.
                    
Storia del martirio del Santo

Al tempo degli imperatori romani Diocleziano e Massimiano, Luxorius, collaboratore del governatore  Delphius, leggendo le sacre scritture si convertì al cristianesimo.
Arrestato in seguito a una denuncia fu portato davanti al govrnatore, che lo accusò di essere venuto meno alla sua fiducia, di disprezzare gli ordini degli imperatori e di ritenere blasfemi i sacrifici fatti agli dei. Gli prospettò quindi la scelta irrevocabile tra il sacrificio agli dei e la morte.
Al suo rifiuto di sacrificare, Delphius ordinò che Lussorio fosse incatenato con pesantissimi ferri e trasferito in carcere.
Alcuni giorni dopo Delphius dispose che Lussorio fosse ricondotto davanti al suo tribunale e mette in atto tutti i possibili tentativi per non essere costretto ad applicare il decreto imperiale nelle sue estreme conseguenze in quanto  Lussorio era un suo stretto collaboratore e addirittura pensava di affidare a lui l'onore della sua carica, ma al termine della disputa, convinto che neppure i peggiori tormenti fossero in grado di sconfiggerne la resistenza, ordinò la condanna a morte di Lussorio.
Fordongianus Chiesa di San Lussorio 
Le guardie del corpo di Delphius trasferirono Lussorio nel territorio di un tempio pagano situato in prossimità della città di Forum Traiani, (l’attuale Fordongianus) dove fu decapitato, dodici giorni prima delle calende di settembre (21 agosto) e dove fu sepolto all'interno di una cripta utilizzata per il culto pagano delle acque e in seguito divenuta luogo di sepoltura anche per altri cristiani e luogo di pellegrinaggio. ( da Wikipedia)

Vi è anche un'altra tesi che sostiene che il luogo del martirio di Lussorio sia stato Selargius, dove ora sorge la chiesa col suo nome.

Vedi per maggiori dettagli il sito : http://www.sanlussorio.org/

mercoledì 28 novembre 2012

A Selargius Paolo Maccioni presenta Carlo Corda

A Selargius, nella suggestiva ex Casa Soro,adiacente alla chiesa di San Lussorio, immersa in quello che diventerà un parco di rilevante interesse turistico ambientale, Paolo Maccioni ha presentato mafrtedì 27 novembre, il romanzo di Carlo Corda " Loro parlano con i tacchini".  Per leggere l'intera presentazione premi quì

Locandina


Ex Casa Soro
La chiesa di San Lussorio

Santuario San Lussorio Selargius ( interno)









sabato 24 novembre 2012

Livy Former e un mondo di favole.

Si  è svolto ieri sera, nella sala della biblioteca di Flumini, l'atteso incontro con la scrittrice di libri per ragazzi Livy Former. 
L'autrice, intervistata dalla professoressa Isabella Maccioni con cui ha dialogato a lungo, ha parlato  delle sue motivazioni nello scrivere, dei personaggi fantasiosi che crea con stupefacente semplicità e della passione che la anima nella creazione delle storie ispirate talvolta a fatti reali o più semplicemente derivate da sensazioni visive o dalla semplice fantasia che certamente nel suo caso non difetta. I suoi libri, così come i premi ricevuti,  sono numerosi e in continuo divenire. Ne diamo un elenco parziale. in calce al presente post.

Ha animato la serata con la lettura di brani tratti da diversi libri Enrica Boy confermando notevoli doti di comunicativa e di bravura espressiva.

    
locandina della manifeestazione
                                   
Livy Former (a sinistra) dialoga con Isabella Maccioni ( a destra)
Enrica Boy ( in piedi) legge
Bambini attenti alle letture
Ancora una foto di Livy Former, Isabella Maccioni e Enrica Boy ( a partire da sinistra)
Un piccolo assaggio di dolci casalinghi fatti da " nonna Marisa"

Al termine della piacevole serata è stato offerto un piccolo assaggio di dolci preparati da una socia della Associazione Itamicontas, chiamata affettuosamente dai piccoli " nonna Marisa". 

Bibliografia  di Livy Former e premi ricevuti
Bruco Story” pubblicato da Edimond nel 2005
Gatto Billo” edito ancora da Edimond nel 2006
Tre maghi alla deriva” pubblicato nel 2007 dall’editore Laruffa (Premio città di Viterbo 2007 3° classificato – Segnalazione premio Città di Torino 2008 – Premio città di Pescocostanzo 2008)
Caracollo Express” edito da Campanotto Editore nel 2008
Il baule dei grandi sogni e delle piccole cose” pubblicato dal Gruppo Mursia nel 2008 (medaglia d’argento premio Ida Baruzzi Bertozzi 2010)
Marlina dei Misteri”  pubblicato da Edizioni Paoline nel 2008 (1° premio assoluto Onda d’Arte città di Ceriale 2010 – 1° premio “L’integrazione culturale attraverso la letteratura” 2012)
I lunghi capelli di zia Caterina” – edito da L’Isola dei Ragazzi” nel 2009 (finalista premio Onda D’arte 2011)
Primo premio narrativa Città di Nocera 2009 per il libro inedito “Chiaraluna, il gufo e il pipistrello”
Primo premio del pubblico al concorso di poesia città di Grillano 2008 con la poesia “Quando non ci sarai più”
Prossimamente usciranno con Abel Books i libri dal titolo “Arianna e il lupo” e “Robin e la pietra blu


giovedì 1 novembre 2012

Maurizio Pompei: Noir come nero


( recensione per Abel Book)

Si tratta di tre racconti noir scritti con un linguaggio denso e provocatorio, in quanto tendono a rappresentare realisticamente l’ambiente in cui ci si muove, al quale, dopo poche pagine di iniziale sconcerto, ci si abitua facilmente. Maurizio Pompei scrive, infatti, in  modo essenziale e non si perde in fronzoli. I concetti sono espressi con tratti fulminei in modo da dare immediato risalto all'azione.(continua)