flumini nel mondo

venerdì 21 gennaio 2011

Is Mortorius - una buona notizia

                Nel 2009 l' Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna indisse un concorso di idee per la riqualificazione dell’ex batteria militare “Carlo Faldi” e del compendio costiero di Is Mortorius coinvolgendo la cittadinanza .
Con determinazione n. 3 del 17 gennaio 2011, il direttore esecutivo dell’agenzia, Alessio Satta, ha approvato la  graduatoria definitiva del Concorso di idee per la riqualificazione dell’ex batteria militare Carlo Faldi e del compendio costiero di Is Mortorius, ulteriore passo per la messa in valore delle Aree di conservazione costiera affidate alla Conservatoria delle Coste della Sardegna


Is Mortorius rudere di un dormitorio (nella parete i ganci utilizzati per le brande)

Posizione Soggetto concorrente Punteggio (primi quattro)

1 Arch. Pier Paolo Perra 87

2 Ing. Salvatore Peluso 81

3 Arch. Daniela Moderini 78

4 Arch. Francesco Spanedda 65

      Nel promontorio denominato " Is Mortorius" che si trova lungo la strada provinciale che va da Cagliari Quartu a Villasimius, all'altezza di Terramala (segnalata)  si trovano i resti delle fortificazioni che furono allestite durante la seconda guerra mondiale dall'Esercito Italiano, in previsione di una invasione che poteva venire dal mare.
Le apparecchiature militari e i cannoni non vennero mai usati, tranne , forse in qualche incursione aerea.
Nel sottosuolo del territorio che si prolunga nel mare con la sua punta rocciosa, esistono una serie di gallerie che collegavano le postazioni in cui vi erano situati i cannoni.




 
Queste gallerie contenevano depositi di munizioni. 
 
Oggi i luoghi possono essere liberamente visitati essendo privi di qualunque protezione. In pratica sono abbandonati a se stessi.
L'Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna realizzerà quanto prima una assemblea pubblica nella quale verranno illustrati i progetti vincitori.
Per maggiori informazione e dettagli vedere il sito dell'Agenzia www.ismortorius.wordpress.com/




lunedì 10 gennaio 2011

il vento materia prima

Ero bambino e già si parlava del vento come materia prima da utilizzare in Sardegna come fonte di energia alternativa. Ora sembra arrivato il momento ma, ancora una volta, non tutti sono d'accordo. Per alcuni, infatti, le pale eoliche deturpano il paesaggio. Per altri, poichè pare che l'affare sia sostanzioso in termini economici, è bene non divulgare i segreti dell'utilizzazione di questa fonte energetica, possibile fonte di uno sfruttamento di massa, non troppo futuro.
I giornali sardi a larga diffusione potrebbero parlarci, oltre che degli scandali che inevitabilmente si inseriscono dove vi sono soldi abbondanti e facili, anche di come il semplice cittadino potrebbe avvantaggiarsi dalla diffusione delle nuove tecniche. Sarebbe una ottima occasione per farsi maggiormente apprezzare dai loro lettori.
In altri paesi, queste tecniche, sembrano essere già diffuse anche tra i privati. Sembra che mini pale eoliche  possano essere utilmente impiegate non solo per investimenti redditizi, ma anche per usi domestici e da qualunque privato, con costi accessibili a tutti.
La Sardegna, è utile ripeterlo, avrebbe tutto da guadagnare dal diffondersi di una energia di cui dispone in abbondanza, purchè ad ottenerne vantaggi sia la collettività e non solo pochi, più scaltri e veloci degli altri, nell'approffittare dei momenti opportuni, come sovente accade.