flumini nel mondo

lunedì 20 febbraio 2012

Basket a Flumini

La nuova struttura in via delle Baronie 
L'occasione per parlare di sport ed in particolare del basket ce la offre l'inaugurazione della nuova struttura sportiva situata in via delle Baronie a ridosso di via dell'Autonomia Regionale e nelle vicinanze della Parrocchia di Santa Maria degli Angeli avvenuta domenica 12 febbraio 2012.
Con l'intervento del Sindaco di Quartu, di Don Gianni parroco di Santa Maria degli Angeli, del giocatore del Cagliari Calcio Ibarbo, del presidente della  Associazione Polisportiva Dilettanti  Il Gabbiano, di altre autorità e di un folto e numeroso pubblico è stato tagliato il nastro inaugurale di questo complesso che colma una delle tante lacune di cui è afflitta tutta la costa di Flumini.
In questa palestra molto ampia e spaziosa troverà accoglienza la Polisportiva Il Gabbiano la cui squadra di basket milita nel campionato regionale Under 15 e che finora doveva accontentarsi di allenarsi e giocare nei campi della scuola elementare di Foxi.
Don Gianni,  S. Marino, Il sindaco Mauro Contini, Ibarbo, l'assessore allo sport  A.Pirastru. 
L'associazione è l'unica ad occuparsi di basket lungo tutto l'arco della costa e consta di una settantina di soci appassionati di questo sport, e che vedono finalmente realizzato un grande sogno, quello di poter giocare all'interno di una struttura moderna, accogliente, disponibile per il pubblico, dotata di spogliatoi e di tutte quelle caratteristiche che sono necessarie per svolgere in piena soddisfazione una attività sportiva che può regalare agli atleti ma anche ai loro accompagnatori e tifosi, notevoli soddisfazioni. Perciò invitiamo tutti a levare alto un grido: Forza Gabbiano!  
Salvatore Marino, presidente della Ass. Pol. Dil. Il Gabbiano

Salvatore Marino è reperibile al n°tel. 3920005292. La sede del Gabbiano è:  c/o Parrocchia Santa Maria degli Angeli, Flumini.La squadra Il Gabbino milita nel campionato regionale Under 15

domenica 12 febbraio 2012

Mirella Delfini " Andrà tutto bene"

     Mi rendo conto con un certo stupore di aver iniziato e terminato di leggere le 571 pagine di questo libro con una incredibile velocità, e anziché iniziare a commentarlo dall’inizio preferisco farlo dalla fine perché questa mi ha commosso. Per continuare la lettura clicca qui .

sabato 11 febbraio 2012

Il giorno delle foibe


Foiba è il termine con cui, in Venezia Giulia, si indicano  grandi  caverne verticali, o pozzi. 


Il termine "foibe" è oggi comunemente associato agli eccidi commessi dai partigiani jugoslavi comunisti durante e subito dopo la seconda guerra mondiale, ma impropriamente perché  solo una minima parte delle vittime fu occultata nelle foibe, mentre la maggior parte perse la vita nelle prigioni o nei campi o nei trasferimenti.

La Foiba di Basovizza, dichiarata monumento nazionale nel 1992, è il simbolo di tutte le atrocità commesse sul finire della seconda guerra mondiale e negli anni successivi dalle milizie e dai fiancheggiatori del dittatore comunista Tito.
La Foiba si trova nei pressi dell'abitato di Basovizza sull'altipiano del Carso a pochi minuti dal centro di  Trieste


In quelle voragini dell’Istria, fra il 1943 e il 1947, furono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani. Subito dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943, in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicarono contro i fascisti e gli italiani non comunisti e la violenza aumentò nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupò Trieste, Gorizia e l’Istria.
A cadere dentro le foibe ci furono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini.

Le vittime dei titini venivano condotte, dopo atroci sevizie, nei pressi della foiba; qui gli aguzzini bloccavano i polsi e i piedi con filo di ferro e successivamente, legavano gli uni agli altri.   I massacratori si divertivano a sparare al primo malcapitato del gruppo che ruzzolava  nella foiba spingendo con sé gli altri. (Il disegno è tratto da un opuscolo inglese).


La commemorazione della giornata delle foibe si è tenuta nella sala consiliare del Comune di Quartu. Il Centro Sociale diretto dalla dottoressa Carmina Sciolla ha presentato un brano tratto dal libro scritto da Graziano Udovisi, unico sopravvissuto alle foibe morto recentemente, in cui racconta la drammatica esperienza vissuta.
 
 Leggono il brano:Giovanni Agus, Massimo Delle Fratte, Marina Cabras, Enrica Boy 

Durante la cerimonia e in chiusura si è esibito il Coro polifonico della Città di Quartu.


venerdì 3 febbraio 2012

La caduta degli angeli





Il romanzo consta di 204 pagine suddivise in 31 capitoli in cui sono raccontate le vicende di un gruppo di giovani in procinto di abbandonare il periodo della spensierata giovinezza vissuta fino allora per immettersi, con tutti i turbamenti e le angosce della realtà quotidiana, in una età in cui è invece prevalente la consapevolezza delle proprie idee, dei propri progetti, del proprio futuro. ( per continuare la lettura della recensione premi quì )