flumini nel mondo

sabato 20 settembre 2008

Gerolamo Pitzolo



Il territorio di S. Elia ed il suo colle sono fortemente connessi con la storia della Sardegna. In un mare che già s’increspava per il vento di levante, nella livida mattina del 22 gennaio 1793 apparvero improvvisamente alle vedette cagliaritane appostate nell’alto del colle di Sant’Elia le navi francesi che intendevano invadere la Sardegna. Furono subito allestite le difese e approntati i manipoli di soldati che avrebbero dovuto evitare lo sbarco delle truppe francesi. A capo di loro furono posti alcuni nobili e coraggiosi uomini tra cui spiccò il nome di Gerolamo Pitzolo. La resistenza dei cagliaritani tenne in scacco la flotta che bombardava la città, ma i francesi riuscirono a sbarcare nella zona di Quartu e del margine rosso e le truppe marciarono in direzione di Cagliari tentando così l’accerchiamento delle milizie sarde. Ma il tentativo fallì e le truppe francesi furono respinte e costrette a bivaccare sulla spiaggia in preda alle intemperie fino a quando non riuscirono a risalire sulle loro navi. In questa occasione fu accreditata al Pitzolo la vittoria sulle truppe francesi e lui stesso fu applaudito come salvatore della patria. Ma fu vera gloria? Il dubbio è legittimo in quanto gli storici affermano che fu invece qualche casualità, pare l’abbaiare di un cane, a provocare nelle inesperte truppe francesi episodi grotteschi come quello in cui gli invasori, confusi e allarmati, finirono per spararsi fra loro credendo di combattere il nemico, prima di fuggire in preda al terrore lasciando sul terreno, oltre ai cadaveri, tutte le loro vettovaglie.

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