Si è svolta a Flumini nella biblioteca comunale, il giorno 14 marzo 2013, la rievocazione del Professor Giovanni Lilliu, fatta dal professor Francesco Casula. Dopo una breve introduzione di Paolo Maccioni, il professor Francesco Casula ha illustrato le caratteristiche peculiari dell'uomo e dell'archeologo scomparso di recente mettendone in risalto, oltre la vasta competenza scientifica anche le grandi doti umane.
Dopo la conferenza del professor Casula, il dottor Giulio Solinas ha recitato una sua poesia in lingua sarda a lui dedicata, con l'ausilio di Enrica Boy, che ne ha letto la traduzione in italiano,
Il complesso nuragico di Barumini, fortemente voluto da Lilliu |
Qui di seguito la breve introduzione di Paolo Maccioni.
Gentili signore e
signori grazie della vostra partecipazione. Oggi il professor Casula ci parlerà
di un uomo che a buon diritto può considerarsi tra i grandi della storia della
Sardegna. Il professor Lilliu è ritenuto da tutti il padre della archeologia
nuragica ed è sicuramente colui che ha dato il maggiore impulso allo studio e
alla conoscenza di quei monumenti esclusivamente sardi che sono i nuraghi. Ma di tutto questo vi parlerà tra poco il
professor Casula molto meglio di quanto potrei fare io e, soprattutto, con molta
maggiore competenza.
Da parte mia desidero
solamente fare una considerazione che è insieme un auspicio. Voglio cioè
precisare un concetto che mi fa considerare il professor Lilliu come un precursore
di un turismo possibile. Un personaggio che sarà ricordato negli anni a venire
non solo per le sue conoscenze specifiche ma anche per avere aperto una strada
allo sviluppo di un certo tipo di turismo in Sardegna. Io considero, infatti, che il turismo in
Sardegna si evolverà quando noi sardi capiremo che oltre alle bellezze del territorio abbiamo
da vendere una ricchezza culturale immensa. Vi sono monumenti unici al mondo,
che nessuno in nessun’altra parte del globo possiede. E questi monumenti sono molti, e in buona parte sono ancora
assolutamente integri, utilizzabili, studiabili, analizzabili. Verrà un giorno
in cui la Sardegna sarà invasa da schiere di turisti e studiosi che vorranno
venire a vedere da vicino questi monumenti. Quando arriverà quel giorno e io
sono certo che arriverà anche se non sarò qui a goderne lo spettacolo, il nome
di Francesco Lilliu sarà conosciuto da tutti come lo scopritore e il valorizzatore
di questo immenso patrimonio che oggi la Sardegna sa di avere ma ancora non sa
usarlo. E quando quel giorno arriverà,
anche se non sarà come l’amico Carlo Corda vorrebbe, e cioè con tutte le
migliaia di nuraghi presenti sul nostro suolo, illuminati la notte, in modo
che, chi sorvoli la Sardegna la veda costellata da un capo all’altro di luci,
come splendide stelle in un cielo terreno, anche se non sarà così, quel giorno la
Sardegna potrà forse ricongiungersi con la sua antica origine nuragica e riprendere
il percorso virtuoso della sua storia
millenaria troppe volte violentato.
Paolo Maccioni
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