Il romanzo di Paolo Maccioni " I segreti del Presidente" ha ottenuto il primo premio nellla sezione romanzi editi.
Alla manifestazione ha partecipato un pubblico numeroso. Nelle foto sono ritratti alcuni momenti dell'importante cerimonia.
mercoledì 30 aprile 2008
Il "Presidente"sbarca a Savona
Monsignor Virgilio Angioni
Le spiagge di Flumini: Stella di mare
lunedì 21 aprile 2008
A Burcei i libri di Paolo Maccioni
mercoledì 16 aprile 2008
Burcei
La vera attrativa di Burcei, tuttavia, non è rappresentata dai monumenti, che mancano, o da edifici o da qualche manifestazione tangibile della operosità dell'uomo. In questo paese si respira una atmosfera che sa insieme di antico, di vita laboriosa sui campi, di pastori intenti alla custodia delle loro greggi o mandrie, di uomini abituati a riconoscere il loro bestiame con uno sguardo, dalla serenità che sprigiona la vita contadina, agricola e pastorale pur con tutte le sue complicanze e vicissitudini, in una atmosfera che ti solleva facendoti sembrare irreale il passeggiare tra vecchie strade ornate di moderni murales, tra le pietre dei muri che anche essi respirano. Qui possiamo considerare che tutti noi sardi siamo uguali perchè la matrice è la stessa. Il monte, la campagna, il duro lavoro. E qui ci sentiamo a casa nostra. (P.M.)
Santa Maria di Monserrato è la patrona di Burcei è e si festeggia a partire dall' 8 settembre con manifestazioni civili e religiose che abbracciano due settimane. La costruzione ebbe inizio nel 1886 e terminarono nel 1902.
Nella prima e nella seconda domenica di giugno, si festeggia invece Santa Barbara cui Burcei è molto devota. In questa occasione la santa, il cui simulacro è conservato nella parrocchiale di Santa Maria, viene condotta in processione verso la chiesetta campestre a lei dedicata. I festeggiamenti prevedono anche sfilate di costumi tradizionali provienenti da svariati centri.
Oltrechè di manifestazioni a carattere religioso, Burcei è sede di due sagre, occasione per valorizzare i prodotti locali. La più celebre è quella delle ciliegie che si tiene nella prima parte di giugno. In agosto si organizza invece la sagra della capra.
lunedì 14 aprile 2008
San Gregorio
Il territorio di San Gregorio fu frequentato fin dall’epoca romana e vi sorse il centro di Ferraria, posto lungo la strada da Cagliari a Tibula e specializzato nella raccolta di minerali. Scomparsa Ferraria, in epoca bizantina vi si insediò una comunità di monaci Basiliani che vi introdusse il culto di San Gregorio Nazianzeno.
Attualmente il borgo è pressochè disabitato in quanto soltanto poche famiglie conservano l'abitudine di frequentare le loro case antiche almeno nei giorni festivi. La Chiesa, che fa capo alla parrocchia di Mara, rimane chiusa tutto l'anno e viene aperta solamente in occasione della festa di San Gregorio che si celebra, in concomitanza di quella di San Basilio, nella prima domenica di Maggio di ogni anno. In quella occasione le statue dei due santi amici vengono portati in processione da Mara, dove sono custodite, tutto per essere festeggiate solennemente nella chiesa di San Gregorio. Un risveglio dell'interesse collettivo nei confronti del borgo di San Gregorio, che in passato ha conosciuto una densità maggiore di residenti, lo dimostra il fatto che nel suo centro esisteva un negozio di alimentari (di cui ancora si può notare l'insegna scolpita sulla pietra) e anche la scuola, (è probabile che il palazzo fotografato nella piazza sia stato adibito a scuola ma non ne abbiamo documentazione) è possibile, in quanto la piccola frazione, oltre ad essere immersa nel verde e rappresentare perciò una desiderabile meta di passeggiate, è stata recentementa restaurata in parte dal Comune di Sinnai che ha lastricato la piazza della chiesa e le strade, rendendo più facile percorrere il suo interno. Inoltre, vi è uno spaccio di alimentari, bar, tabacchi e giornali, e la ristorazione, per chi volesse fare una piacevole escursione di un intera giornata all'insegna del verde montano è assicurata da alcuni ristoranti presenti nella zona. Manca del tutto, invece, l'opera di qualche artigiano del legno o della pietra o del sughero che, oltre a ravvivare l'ambiente con una sua bottega, permetta l'acquisto di qualche souvenir ai numerosi visitatori che specialmente nelle giornate festive visitano il borgo, tale da costituire un punto di attrazione umana che accompagni quella naturale.
Le fotografie in sequenza mostrano dall'alto verso il basso: panorama del borgo, villa padronale recentemente restaurata, antico palazzo oggo di proprietà privata, forse destinata a scuola in passato,chiesa di San Gregorio, interno della chiesa, scalette in piazza di chiesa.
mercoledì 9 aprile 2008
Santuario di Gonàre
Sul monte di Gonàre
canta una sirena
che canta notte e giorno.
Sul monte di Gonàre
se tu non sarai mia
mi taglierò le vene
e mi lascio dissanguare.
Il Santuario di Nostra Signora di Gonàre sorge sull'omonimo monte che si eleva per 1100 metri circa sul livello del mare tra i territori di Orani e di Sarule, tra la piana di Ottana sul medio corso del fiume Tirso e la catena del Gennargentu, tra Nuoro e San Basilio di Ollolai.
Il Santuario è raggiungibile a piedi partendo dall'abitato di Orani dalla zona di "Su Cantaru" e salendo su per la vecchia e ripidissima strada che passa a "Sos Malavidos" e a "Illudini" fino a raggiungere l'ampio piazzale de "Sa Corte" dove sorgono le antiche "Cumbessias". Il piazzale si trova a quota 973 metri sul livello del mare e da qui si snoda, scavato nella roccia, il ripido sentiero che porta fino al Santuario da dove nelle giornate più limpide si può effettivamente scorgere il mare Tirreno e il mare di Sardegna e un notevole numero di paesi della provincia di Nuoro e di Sassari.
Chi vuole invece raggiungere il Santuario, o per meglio dire, il piazzale di "Sa Corte" in macchina, può prendere due strade: una che parte da Orani e l'altra che parte da Sarule, e che si incontrano a poche centinaia di metri dal piazzale. Chi parte da Sarule deve necessariamente prendere la strada che, dalla periferia del paese, fiancheggiando il cimitero, porta verso "Santu Bernardinu" e poi su fino a "Su Palu 'e Gonàre", vicino alle cave di marmo ormai abbandonate. Chi invece parte da Orani, arriva al Santuario percorrendo il primo pezzo della strada consorziale per Mamoiada, che si diparte dalla SS 128 in località "Istolo" al culmine della salita da Oniferi. La strada sale dolcemente passando per "Usurthula" e poi ancora a "Sa Janna 'e Otheu" fino ad arrivare a "Urture" dove incontra la comunale che, continuando a salire sempre più ripida, porta fino al monte.
Le feste che vengono celebrate sul monte di Gonàre sono tre: il 25 Marzo, l'ultima domenica di Maggio e l'8 Settembre. La "festa grande", la festa di Gonàre, quella che si svolge l'8 Settembre è stata descritta splendidamente dalla scrittrice Grazia Deledda, premio Nobel 1926, nel romanzo "Le vie del male". (foto e testi da www.comunesarule.it/ e www.orani.it/ )
Monte Gonare
Località Monte Gonàre - 08026 Orani (NU)
Telefono e fax 0784 - 730139
tel. 0784/76026 fax 0784/769212 Cell. 3296315393 / 33421117364
Quartu Sant' Elena
Arrivo
Orani o Sarule
Tipo di auto: Automobile, Berlina.
Tempo: 03h00 - 00h40 su strade a scorrimento veloce.
Costo carburante:
22.79 EUR
(itinerario www.viamichelin.it
lunedì 7 aprile 2008
Sant'Isidoro
mercoledì 2 aprile 2008
Cagliari: chiesa di Santa Rosalia
Dal sito internet http://wikipedia.org/ si ricavano le seguenti notizie sulla chiesa che custodisce il prestigioso dipinto: inizialmente destinata ad essere un piccolo oratorio per il culto di Santa Rosalia, venne ampliata e modificata nel 1695 dalla Congregazione dei Siciliani. La facciata presenta due nicchie nella parte superiore in cui si trovano le statue di San Bonaventura e Sant'Antonio da Padova. L'interno della chiesa è formato da un'unica navata e da otto cappelle ai lati. Una delle Cappelle ospitava le reliquie, poi trasferite sull'altare maggiore, di San Salvatore da Horta il cui processo di canonizzazione, cominciato nel 1586 terminò soltanto nel 1938.