venerdì 15 marzo 2013

Professor Giovanni Lilliu, padre della archeologia sarda


Si è svolta a Flumini nella biblioteca comunale, il giorno 14 marzo 2013, la rievocazione del Professor Giovanni Lilliu, fatta dal professor Francesco Casula. Dopo una breve introduzione di Paolo Maccioni, il professor Francesco Casula ha illustrato le caratteristiche peculiari dell'uomo e dell'archeologo scomparso di recente mettendone in risalto, oltre la vasta competenza scientifica anche le grandi doti umane. 
Dopo la  conferenza del professor Casula, il dottor Giulio Solinas ha recitato una sua poesia in lingua sarda a lui dedicata, con l'ausilio di Enrica Boy, che ne ha letto la traduzione in italiano, 

Il complesso nuragico di Barumini, fortemente voluto da Lilliu
Qui di seguito la breve introduzione di Paolo Maccioni.
Gentili signore e signori grazie della vostra partecipazione. Oggi il professor Casula ci parlerà di un uomo che a buon diritto può considerarsi tra i grandi della storia della Sardegna. Il professor Lilliu è ritenuto da tutti il padre della archeologia nuragica ed è sicuramente colui che ha dato il maggiore impulso allo studio e alla  conoscenza  di quei monumenti  esclusivamente sardi che sono i nuraghi.  Ma di tutto questo vi parlerà tra poco il professor Casula molto meglio di quanto potrei fare io e, soprattutto, con molta maggiore competenza.
Da parte mia desidero solamente fare una considerazione che è insieme un auspicio. Voglio cioè precisare un concetto che mi fa considerare il professor Lilliu come un precursore di un turismo possibile. Un personaggio che sarà ricordato negli anni a venire non solo per le sue conoscenze specifiche ma anche per avere aperto una strada allo sviluppo di un certo tipo di turismo in Sardegna.  Io considero, infatti, che il turismo in Sardegna si evolverà quando noi sardi capiremo  che oltre alle bellezze del territorio abbiamo da vendere una ricchezza culturale immensa. Vi sono monumenti unici al mondo, che nessuno in nessun’altra parte del globo possiede. E questi monumenti sono  molti, e in buona parte sono ancora assolutamente integri, utilizzabili, studiabili, analizzabili. Verrà un giorno in cui la Sardegna sarà invasa da schiere di turisti e studiosi che vorranno venire a vedere da vicino questi monumenti. Quando arriverà quel giorno e io sono certo che arriverà anche se non sarò qui a goderne lo spettacolo, il nome di Francesco Lilliu sarà conosciuto da tutti come lo scopritore e il valorizzatore di questo immenso patrimonio che oggi la Sardegna sa di avere ma ancora non sa usarlo.  E quando quel giorno arriverà, anche se non sarà come l’amico Carlo Corda vorrebbe, e cioè con tutte le migliaia di nuraghi presenti sul nostro suolo, illuminati la notte, in modo che, chi sorvoli la Sardegna la veda costellata da un capo all’altro di luci, come splendide stelle in un cielo terreno,  anche se non sarà così, quel giorno la Sardegna potrà forse ricongiungersi con la sua antica origine nuragica e riprendere il  percorso virtuoso della sua storia millenaria troppe volte violentato
Paolo Maccioni

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