flumini nel mondo

martedì 26 giugno 2012

Morti, amanti e funerali di Matteo Gennari


Recensione di Paolo Maccioni per Abel Book


Il romanzo di Matteo Gennari è distribuito in duecento pagine e cinquantotto capitoli, e in ciascuno dei capitoli credo vi siano almeno due o tre funerali per cui il romanzo di Matteo Gennari potrebbe passare alla storia per il gran numero di morti  implicati, che a conti fatti costituirebbero un numero impressionante e,  a ben guardare,  soltanto raccontando le generalità dei defunti seguiti da una breve necrologia, potrebbero esaurire da soli lo spazio disponibile per qualunque altro tipo di scrittura. (continua)

mercoledì 13 giugno 2012

Flumini programma culturale


Si è recentemente costituito a Flumini un gruppo autogestito denominato Ittamicontas con lo scopo di diffondere nel territorio la cultura in tutte le sue varie espressioni.  Il gruppo è aperto a chiunque voglia partecipare e si riunisce ogni giovedì alle ore 17 nei locali della Biblioteca Comunale di Flumini, via mar Ligure 3

 ITTAMICONTAS?
Guppo di lettori autogestito
c/o biblioteca di Flumini
via mar ligure 3
tel. 070/8989014

                                                                           

Il gruppo Ittamicontas  in collaborazione con la biblioteca di Flumini e il Centro Anziani di Quartu, diretto dalla dott.ssa Carmina Sciolla,  ha predisposto fino alla data del 2 Agosto prossimo una serie di manifestazioni che si svolgeranno nei locali della biblioteca in via Mar Ligure, 3:

28 Giugno ore 15,00/19,30: mostra delle ceramiche prodotte dalle allieve del Centro Anziani e recital di poesie (ore 17,30). Nel corso della mostra verrà inserita una fase dimostrativa della lavorazione delle ceramiche.

5 Luglio ore 17,30: conferenza del professor Francesco Casula sulla civiltà nuragica con particolare riguardo alla zona di Flumini.

 19 Luglio ore 17,30: conferenza sulla Letteratura della Sardegna con la presentazione del primo volume della Storia della Letteratura Sarda,  pubblicato recentemente dal Professor Francesco Casula

26 Luglio ore 17,30: conferenza del professor Francesco Casula sulle invasioni barbariche nella costa di Quartu.

2 Agosto ore 17,30:  La lingua sarda e l’insegnamento a scuola, .a cura del Professor Francesco Casula.

mercoledì 6 giugno 2012

Flumini cultura

I quartieri satelliti delle città,  i piccoli paesi e le minuscole frazioni  di solito rimangono semplici dormitori privi come sono di motivi di interesse e di svago per i suoi abitanti. E Flumini non fa eccezione alla regola.
Tuttavia vi sono state nelle ultime settimane alcuni fatti che, presi da soli non significano nulla, ma considerati nel loro insieme stanno a dimostrare ch vi è nella popolazione di Flumini un certo risveglio e un interesse più che accentuato per la cultura in generale.
Così in poco tempo uno dopo l’altro si sono svolti:  la presentazione nei locali dell’istituto“ Anni d’oro”  del libro di Caterina Roberto “ I ricordi di Caterina”,  seguito a poca distanza ma nei locali della biblioteca comunale, da quella del libro di Antonio Cogoni “ Storie di altri tempi”.  Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, abbiamo inoltre assistito il due Giugno ad un concerto in cui si sono esibiti una eccezionale soprano con arie di Bellini,  e un bravissimo pianista con musiche di Beethoven, nonché il coro della terza età di Quartu che tra le altre ha interpretato un ottima “ Nanneddu meu” nonché il coro di Flumini che ha chiuso il concerto con l’inno nazionale. Inoltre, a fare da contorno a queste manifestazioni vi è un gruppo aperto di appassionati che si sono dati il nome di Itamicontas, e che ogni giovedì si riunisce nei locali della biblioteca con intenzioni culturali  di tutto interesse e con programmi allettanti.
Tutto questo non può che fare piacere a chi come me desidera che Flumini  esca dalle secche  in cui finora è rimasta relegata per assumere invece una propria identità culturale e una capacità d’espressione   alla quale  ha pienamente diritto di aspirare. 

lunedì 4 giugno 2012

Mancano i soldi



          Oggi più che mai se si effettua una qualsiasi richiesta onerosa al Comune di Quartu, ma penso in ogni Comune, la risposta scontata è: mancano i soldi. Certamente è vero e sappiamo tutti che i bilanci dei Comuni sono molto striminziti. Tolte le spese inderogabili per i servizi essenziali, quelle di gestione, molto criticate perché includono i cosiddetti costi della politica, rimane ben poco da destinare ad altro.

Il comune di Quartu ci aveva fatto sapere a suo tempo, tramite una circolare di accompagnamento al programma di raccolta e smaltimento dei rifiuti, di essere stato premiato per aver un indice di raccolta differenziato alto, credo superiore alla media, e così di poter risparmiare qualche cosa sui costi della gestione rifiuti che avrebbero potuto essere destinati ad un miglioramento del servizio. Tutto molto bene se i fatti avessero seguito ai propositi. 
Ma così non è stato se è vero che la sporcizia per le strade anziché diminuire sembra aumentare. E d'altra parte non può che essere altrimenti perché, fino a quando per le strade erano disponibili i cassonetti,  vi si potevano buttare dentro tutti quei residui che la cosiddetta civiltà dei consumi ci costringe a produrre sotto forma di  cartacce di pubblicità, pacchetti di sigarette vuoti, giornali che non servono più, biglietti del cinema, del filobus, contenitori di gelati, caramelle, pop corn, bottiglie di bibite varie, involucri cellofanati e tanto altro ancora, di cui una persona può liberarsi solamente in due modi:  o portandosele fino al proprio domicilio, (tenendole magari nelle proprie tasche) per poi trasferirle nei contenitori differenziati,  oppure buttandole dove gli capita. 

L’ideale sarebbe poterla depositare negli appositi cesti per i rifiuti, ma poiché, se si esclude il centro, la totale mancanza di questi, affligge l’intera città, soprattutto la costa, e poiché in una larghissima percentuale dei casi la gente ha poche tasche per i rifiuti, tutta quella immondizia si riversa sulle strade aumentando la normale sporcizia che già è tanta.
Può darsi che i nostri amministratori abbiano ritenuto che, essendo la Sardegna e quindi Quartu afflitta costantemente da venti di maestrale o di levante, questi possano portarla via per depositarla nei giardini privati che così ci pensino loro alla raccolta.


La risposta è sempre la stessa: i soldi non ci sono.
Qualche cosa però non va bene se è vero che altre città a vocazione turistica, come vorrebbe essere anche Quartu, hanno risolto il problema riuscendo a tenere pulito il loro territorio.
Può darsi che i cittadini di Quartu siano più maleducati degli altri. Ma piacerebbe sapere quante multe sono state effettuate da parte delle autorità preposte, per infrazione ai regolamenti o alle leggi relative al decoro urbanistico. 

La soluzione non può essere che una. Premesso che non solo i ricchi ma anche i poveri, se vogliono, riescono a tenere con decoro la propria casa,  i mezzi necessari devono trovarsi perché il prestigio cittadino bisogna sentirlo come priorità rispetto a tante altre cose per le quali i soldi si recuperano. 
Si tratta di orgoglio personale di chi gestisce l’ambiente e di amore per la terra in cui si vive.

Con questi principi ben saldi, i soldi si trovano, i mezzi si reperiscono, le strade si puliscono, i cestini vengono installati, gli operatori ecologici vengono controllati, le multe vengono applicate, i cartelli di invito alla popolazione a comportarsi civilmente vengono esposti, i cartelli vecchi vengono tolti, le scritte oscene vengono cancellate.
È utopia tutto questo? Se sì bisogna però spiegare perché nella vicina Corsica tutti i paesi e città sono puliti e ordinati. E senza andare in Corsica basta fare un giro nella cittadine della Sardegna settentrionale  per apprezzare una maggior pulizia e organizzazione dei comuni sotto questo aspetto.

Ma si sa, l’orgoglio e l’amore per la propria terra è come il coraggio di Don Abbondio, o uno ce l’ha o non ce l’ha.