flumini nel mondo

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lunedì 28 febbraio 2011

Il mercato di San Benedetto a Cagliari

Sulla destra della fotografia vi è l'ingresso dell mercto vecchio di Cagliari. Immediatamente dentro vi erano i banchi di marmo dei cozzari, dove si potevano gustare a tutte le ore ogni specie di frutti di mare ma specialmeente le cozze, naturalmente crude, con pane e limone. Il personggio storico che può meglio di ogni altro raffigurare quel periodo antico della vita di Cagliari, in cui si andava ancora con i carri, è " su piccioccheddu e' crobi".

Il Mercato vecchio come era ai primi del 900
 
Piccioccus de crobi (foto tratta dal sito  http://www.gentedisardegna.it/rules.asp  
Si trattava dei ragazzini che si ingegnavano di guadagnare un po' di soldi facendo le commissioni per le famiglie di Cagliari e aiutavano le donne che andavano al mercato a fare la spesa, riempiendo il loro attrezzo di lavoro, ceste o corbule, portandole fino a casa loro. Da cui il nome: " ragazzi di corbula"


Il mercato di San Bnedetto oggi
Verso la fine degli anni 50 venne costruito il Mercato di San Benedetto.  E' costituito da una struttura su due livelli di circa 4000 mq. cadauno. Al piano terra è situato il reparto Ittico e nel piano superiore il reparto ortofrutta, carni, generi vari, alimentari, servizi. Il Mercato di San Benedetto è il più grande d'Italia fra i Mercati Civici coperti, e tra i primi in Europa. 
Una salumeria all'interno del mercato


Verdure come fiori



Fantasia di pescato


Passione (di Paolo Maccioni)

Passione. Che sarà mai? 
C’è la tentazione. 
Ostriche
E come resistere a mezzogiorno, dopo un bagno di mare, una doccia d’acqua dolce, un rosso bicchiere vicino, e lei. 
C’è anche lei ma non è la protagonista. 
I fondali azzurro chiaro intorno alle irsute rocce e gli anfratti scuri dove la sua esistenza trascorre felice in una dimensione atipica.
È lei la dolce, amara, ambita preda.
C’è il desiderio folle di possesso che le papille gustative e l’ingoiare lento producono sulla realtà gastro cervicale.
Il cervello si annienta e l’occhio rimira piacevolmente i gusci screziati e porosi che sembrano provenire da abissi impenetrabili e contenere preziosi e ambiti premi perlacei. La luminosa brama giustifica l’esaltazione.
C’è la paura.
A posteriori. Tremenda. Vigliacca perché suscitata dopo l’appagamento dei sensi. Terribile perché ne capisci la punitività. Orribile per tutti i sensi.
Ma è certo che lo rifaresti. Perché sono poche le soddisfazioni maggiori d’una mangiata d’ostriche con un pizzico di sale, pepe e limone.

venerdì 27 giugno 2008

"Su magasinu"




E' una casa di campagna, un tempo adibita alle necessità contadine che avevano bisogno di molto spazio e molti locali, ed ora modernamente attrezzata in modo che i proprietari, signori Picci, originari di Quartu S.Elena, possano comodamente abitarci tutto l'anno. Non solo, ma con l'estro e l'inventiva del signor Mario il camplesso, con le sue sale, i loggiati, il giardino trasformato in prato verde, le cantine in cui è conservato il vino di produzione propria, è diventata una specie di museo etnografico, sul tipo di quelli (più celebri e ricchi) di Quartu: Sa Dom' é Farra e Il ciclo della vita, e di molti altri esistenti oramai in qualunque paese della Sardegna.









Gli oggetti, caratteristici di un antico modo di fare agricoltura sono disseminati un pò dovunque, lungo le pareti che circondano il giardino o all'interno, e sulla maggior parte di essi vi è una tavoletta indicante il nome originario, così che l'insieme si presta ad essere oggetto oltre che di curiosità, anche di studio dell'antica cultura contadina.


La parte esterna della casa, i loggiati e il prato sono utilizzati attualmente per sporadiche cerimonie all'aperto. I proprietari li mettono a disposizione, infatti, dietro un rimborso per le spese di gestione, in occasione di matrimoni, battesimi cresime e altre occasioni di festa.




Sarebbe sufficiente molto poco per valorizzare questo luogo trasformandolo in un sito aperto al pubblico, meta di passeggiate culturali dei turisti che abbondano specie nei mesi estivi e che, talvolta, non trovano in loco quasi niente che possa soddisfare la loro voglia di sapere e di conoscere.


La casa si trova a Flumini di Quartu in Viale Leonardo da Vinci angolo Via Bingia de Cresia. Appena superato il ponte di Flumini, in direzione Villasimius, subito dopo la pericolosissima curva, se non si sta attenti si sbatte il naso proprio sul portone de " Su magasinu".


I numeri di telefono sono i seguenti: 070 821362/ 070 805154.


L'e-mail è : sumagasinu@tiscali.it