flumini nel mondo

giovedì 10 gennaio 2008

Centri Assistenziali a Flumini

"La stanza, piccola e confortevole, aveva il necessario:un letto ortopedico elettrico con interfono al lato, un comodino, una scrivania con sedia e un armadio spazioso. Accanto all'ingresso vi era un bagnetto pulito e accogliente e di fronte alla scrivania una porta finestra aperta che lasciava entrare il profumo silenzioso del bosco. Tullio uscì dalla camera per annusare l'aria limpida dall'ampio balcone. Da una busta trasse una girandola a vento, colorata, che fissò alla ringhiera con una pinza. Con soddisfazione ne seguì il moto vorticoso e si dichiarò contento della qualità del vento locale. Entrò in camera e disfò i bagagli, mise a caricare il computer portatile e poggiò con delicatezza la foto della moglie sul comodino. " E' un bel posto", le sussurrò prima di lasciare la stanza. "
Brano tratto dal romanzo " La musica in gola" di Marco Diana - http://www.paesedombre.org/





La struttura, convenzionata A.S.L. è in Quartu S.Elena Via Serra Perdosa, 4 - Tel. 070 891173 - 070 8926011 - Fax 070 8926014. Può ospitare 120 degenti.

Il servizio alberghiero è curato dal ristorante La griglia d'oro, Via Marconi 10/12 tel.070 499998 Cagliari

Il parco è dotato di ampia piscina.

Alcune informazioni sulle Residenze Sanitarie Assistenziali ricavate dal sito internet terz@età.com

La RSA è una struttura residenziale extra ospedaliera finalizzata a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie e di recupero, tutela e trattamenti riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica, privi di supporto familiare che consenta di erogare a domicilio gli interventi sanitari continui e l’assistenza necessaria. Le RSA sono volte a coniugare le esigenze di assistenza sanitaria con le esigenze di assistenza tutelare ed alberghiera.

L’area residenziale dell’utente è costituita da camere con bagno incluso, destinate normalmente a 1 o 2 persone e, quando lo richiedono particolari esigenze, fino ad un massimo di 4 persone.
La RSA offre assistenza per le attività quotidiane (alzata, messa a letto, igiene personale); assistenza medica di base che può essere fornita dai medici interni alla struttura o dal medico di base scelto dall’assistito; assistenza infermieristica diurna e notturna; assistenza specialistica che nelle strutture pubbliche o accreditate viene prestata dagli specialisti dei servizi sanitari dell’ASL; assistenza psicologica; trattamenti riabilitativi; attività di socializzazione, ricreative, culturali ed occupazionali; servizio alberghiero (fornitura pasti, lavanderia e guardaroba, pulizia e riordino camere, pulizia generale e riordino spazi comuni).

Il costo delle prestazioni fornite dalla RSA pubblica o accreditata è a carico del Servizio Sanitario Nazionale e varia a seconda del livello di assistenza prestato. Tuttavia, può essere previsto, a carico dell’utente, il pagamento di una diaria per il servizio alberghiero il cui importo varia a seconda delle disposizioni normative regionali. Il pagamento della retta dipende dal reddito della persona e del suo nucleo familiare. In caso di condizioni economiche precarie, debitamente accertate, il Comune di residenza può intervenire e farsi carico del pagamento totale o parziale della retta.
Il costo delle prestazioni fornite dalla struttura privata è variabile e viene stabilito dall’Amministrazione della RSA.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,
la tua è stata proprio una bella sorpresa e ti ringrazio di cuore.
Hai riportato il brano del sofferto ingresso di Tullio a Villa Paradiso.
Fuori il vento spirava gelido, metafora del turbinio di sentimenti che scompigliava il protagonista interiormente.
Posso solo immaginare quali sensazioni si possano provare allontanandosi dalla famiglia, posso solo intuire il peso della consapevolezza che in quella stanza o in quel parco la vita inizierà a vorticare sempre più rapidamente macinando ricordi, silenzi e solitudini, sospinta da un tempo vorace.
Penso di aver espresso il mio pensiero sui centri assistenziali per gli anziani in maniera esauriente nel mio libro ma, a costo di risultare ripetitivo, voglio condensarlo in poche parole.
Non è i luogo in cui viviamo ma il modo in cui viviamo a renderci liberi, liberi di poter cantare sempre la nostra musica. Liberi di osare.

Ancora grazie e complimenti per il blog e per le iniziative che promuove.

Marco Diana

Anonimo ha detto...

Mamma mia che tristezza, veramente me la posso immaginare. Abbiamo più rispetto verso i nostri anziani, la loro sorte può essere anche la nostra e di chiunque. Ciao Simona di http://www.markas.it/home.html