I quartieri satelliti delle città, i piccoli paesi e le minuscole
frazioni di solito rimangono semplici dormitori privi come sono
di motivi di interesse e di svago per i suoi abitanti. E Flumini non fa eccezione
alla regola.
Tuttavia vi sono state nelle
ultime settimane alcuni fatti che, presi da soli non significano nulla, ma
considerati nel loro insieme stanno a dimostrare ch vi è nella popolazione di
Flumini un certo risveglio e un interesse più che accentuato per la cultura in
generale.
Così in poco tempo uno dopo l’altro
si sono svolti: la presentazione nei
locali dell’istituto“ Anni d’oro” del
libro di Caterina Roberto “ I ricordi di Caterina”, seguito a poca distanza ma nei locali della biblioteca comunale, da quella del libro di
Antonio Cogoni “ Storie di altri tempi”. Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli,
abbiamo inoltre assistito il due Giugno ad un concerto in cui si sono esibiti
una eccezionale soprano con arie di Bellini, e un bravissimo pianista con musiche di Beethoven, nonché il coro della
terza età di Quartu che tra le altre ha interpretato un ottima “ Nanneddu meu” nonché
il coro di Flumini che ha chiuso il concerto con l’inno nazionale. Inoltre, a fare da contorno a queste
manifestazioni vi è un gruppo aperto di appassionati che si sono dati il nome di
Itamicontas, e che ogni giovedì si riunisce nei locali della biblioteca con
intenzioni culturali di tutto interesse
e con programmi allettanti.
Tutto questo non può che fare piacere
a chi come me desidera che Flumini esca dalle secche in cui finora è rimasta relegata per assumere invece una propria identità culturale e una capacità d’espressione
alla quale ha pienamente diritto di
aspirare.
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