L'impianto originario della torre, di forma cilindrica, risale al 1638, come riportato nella lapide murata all'esterno e recante lo stemma del re di Spagna. La sua costruzione rientrava nel progetto difensivo degli spagnoli in Sardegna, in seguito al quale si ebbe nell'Isola la costruzione di diverse torri costiere. La torre di Calamosca era detta torre de armas, per i potenti cannoni che ospitava, o anche torre dei segnali, per via delle segnalazioni che da essa si inviavano allo scopo di comunicare al Castello di Cagliari eventuali passaggi di navi. Ebbe un ruolo rilevante nel respingere l'attacco della flotta francese nel 1793. Alla metà del XIX secolo la torre originaria venne innalzata con l'aggiunta del corpo cilindrico superiore e venne eretto il vicino faro. http://it.wikipedia.org/wiki/Torre_di_Calamosca
Per arrivare alla torre di Calamosca bisogna percorrere quasi completamente il viale Calamosca e svoltare a destra su un viottolo asfaltato che, con ripide curve, arriva in poco più di un chilometro alla sommità del colle. Qui lo spettacolo è affascinante perché si domina in buona parte Cagliari e dall'altro lato il mare aperto che lambisce da un lato i monti sulcitani. Invano si cercherà però di conoscere l'interno di questa costruzione che tanta parte della storia marinara della Sardegna ha visto scorrere ai suoi piedi dall'alto della sua posizione altolocata. Le sue mura, le camerate, i piazzali, le feritoie da cui i cannoni rispondevano agli attachi nemici non ci faranno fremere al ricordo della Storia. E' tutto rigorosamente chiuso. Sotto il profilo turistico la visita è un vero e proprio fallimento, anche perché intorno pullulano immondizie varie che, evidentemente nessuno si cura di raccogliere. A distanza di oltre circa cinquanta anni dall'ultima volta che vi feci una visita, nulla è cambiato a parte l'asfalto per la strada di accesso. Il tempo da allora sembra essersi fermato ed imbruttito. Peccato.
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