Proseguendo la ricerca sulle opere di Pietro Cavaro sono andato nella chiesa di Santa Rosalia in via Torino a Cagliari. Qui si trova la parte centrale di un grande retablo, le altre parti si trovano nella pinacoteca di Cagliari ( http://www.pinacoteca.cagliari.beniculturali.it/), che rappresenta "la Madonna dei sette dolori". Il dipinto, tempera ad olio su tavola, non è però attualmente disponibile al pubblico; non è purtroppo visibile perchè conservato, avvolto da teli, in attesa di restauro da parte della Sovrintendenza alle Belle Arti, e di successiva collocazione nella stessa chiesa. Il parroco non ha saputo fornire altre indicazioni, se non regalarmi una cartolina illustrata che appunto rappresenta il dipinto della Madonna dei sette dolori, riprodotta qui sotto.
Dal sito internet http://wikipedia.org/ si ricavano le seguenti notizie sulla chiesa che custodisce il prestigioso dipinto: inizialmente destinata ad essere un piccolo oratorio per il culto di Santa Rosalia, venne ampliata e modificata nel 1695 dalla Congregazione dei Siciliani. La facciata presenta due nicchie nella parte superiore in cui si trovano le statue di San Bonaventura e Sant'Antonio da Padova. L'interno della chiesa è formato da un'unica navata e da otto cappelle ai lati. Una delle Cappelle ospitava le reliquie, poi trasferite sull'altare maggiore, di San Salvatore da Horta il cui processo di canonizzazione, cominciato nel 1586 terminò soltanto nel 1938.
Dal sito internet http://wikipedia.org/ si ricavano le seguenti notizie sulla chiesa che custodisce il prestigioso dipinto: inizialmente destinata ad essere un piccolo oratorio per il culto di Santa Rosalia, venne ampliata e modificata nel 1695 dalla Congregazione dei Siciliani. La facciata presenta due nicchie nella parte superiore in cui si trovano le statue di San Bonaventura e Sant'Antonio da Padova. L'interno della chiesa è formato da un'unica navata e da otto cappelle ai lati. Una delle Cappelle ospitava le reliquie, poi trasferite sull'altare maggiore, di San Salvatore da Horta il cui processo di canonizzazione, cominciato nel 1586 terminò soltanto nel 1938.
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