Vienna dispone di una rete
metropolitana (U-Bahan) meravigliosamente efficiente. Anche degli inesperti,
dopo poca esperienza riescono a girare in lungo e in largo la città utilizzando
questo mezzo di trasporto. E ciò è molto comodo soprattutto per chi, disponendo
di poco tempo, vuole conoscere i luoghi e gli aspetti più salienti della
iconografia viennese.
La scelta dei nostri percorsi turistici
è semplificata dal fatto che essendo inverno lasciamo da parte tutto ciò che
riguarda primavera e estate, e cioè il Danubio e le passeggiate sulle sue
famose acque blu, che ritroveremo però nelle
note del celeberrimo valzer di Strauss nel concerto tenutosi in una delle tante
sale imperiali di Vienna, che ci ha deliziato l’ultima sera dell’anno.
Il castello di Schonbrunn |
In pochi minuti dal centro raggiungiamo il Castello di Schönbrunn che visitiamo dopo aver girovagato tra le bancarelle del piazzale aspettando l’arrivo dell’ora programmata per la visita agli appartamenti e saloni di rappresentanza della famiglia imperiale. Al di là degli sfarzosi ambienti e degli arredi autentici in cui vivevano i membri della casa imperiale d'Asburgo, sono stato particolarmente attratto dal sistema di riscaldamento usato in quel tempo e quindi da certi fornelli in maiolica giganteschi che venivano usati per produrre il calore necessario per riscaldare quegli immensi ambienti.
la piazza con le bancarelle |
Finita la visita, riprendiamo l’U-Bahn.e in pochi secondi ci troviamo immersi
nel mercato più famoso di Vienna, quello della frutta di fronte al quale brilla
la cupola dorata del museo " Secession".
Mercato della frutta |
Frutta ma non solo |
Il Museo della Secessione con la sua cupola dorata |
Ancora l’Hu-Bahn e qualche
fermata successiva, dopo aver fatto una lunga fila entriamo in uno dei più
famosi caffè di Vienna, il Café Central, leggendario caffè dei letterati dove assaporiamo,
insieme al te, l’atmosfera viennese di un tempo che vive ancora nel nostro immaginario,
rafforzato dalla visione di tanti film e dalla letture di altrettanti libri: la
Vienna della musica, dell’arte, della grande Storia.
Il famoso Café Central |
Entrati decisamente in
simbiosi con Vienna decidiamo di visitare il “ Padiglione della metro di
Wagner” nella Karlsplatz, che è la vecchia e lussuosa stazione della
metropolitana realizzata dall'architetto Otto Wagner con discese ai treni decorate di marmo con lamine
dorate. La vediamo solo dall'esterno perché l’interno è chiuso e viene aperto solo in
qualche rara occasione
Padiglione della Metro di Wagner |
L’aria frizzante che
respiriamo è coinvolgente e ben presto si trasforma nell’esigenza di
partecipare alla vita effervescente di Vienna. Ci rechiamo quindi in Rathausplatz dove girovaghiamo tra le
bancarelle festose situate nella piazza del municipio, uno degli’edifici nello
stile gotico più conosciuti, sotto il quale è allestito un grande palco che
allieterà le ore dei Viennesi in attesa del capodanno. L’atmosfera è ormai
arrivata al massimo livello di trepidazione per l’attesa del momento in cui si
stapperanno le bottiglie di spumante, o champagne o semplice coca cola per
festeggiare la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo.
Rathausplatz, piazza del Municipio |
Abbiamo paura del
chiasso e ci rifugiamo in un bar del centro. Aspettiamo che passi la bufera che
travolge tutto e tutti con la gioia smodata e l’allegria data dai troppi bicchieri
di birra trangugiati e al momento delle esplosioni dei mortaretti e dei fuochi
d’artificio stiamo dentro, ben al riparo dagli eccessi inevitabili della marea di gente riversatasi nelle strade principali. Ma la frenesia spunta
anche all'interno del bar e i camerieri, al suono di una musica ritmata e
ossessiva, incominciano la loro festa riempiendo di spumante i loro calici e
quelli dei clienti presenti, improvvisando balli sfrenati sui banchi di mescita
e rendendo l’atmosfera elettrizzante.
Poi, quando tutto sembra diminuire, usciamo all'aperto sani e salvi e tra la gente che incomincia a defluire facciamo ancora pochi passi a piedi per entrare nella Basilica di santo Stefano, il patrono della città, dove finiamo la nostra avventura notturna.
Interno del duomo di Santo Stefano |
L’indomani mattina la
città è pulita e linda come se non fosse successo niente e noi siamo pronti ad
abbandonarla, ma con un briciolo di cuore in meno che lasciamo qui a Vienna,
nelle sue strade e in quei luoghi che ci hanno regalato momenti indimenticabili.
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