flumini nel mondo

giovedì 29 maggio 2008

Sestu: tra paese e città.


Difficile trovare l'anima della cittadina. Agli occhi di chi la visita con occhi disincantati, appare come una contraddizione tra l'aspirazione alla città moderna, con i quartieri satelliti dai palazzi multicolori, uguali a quelli di ogni periferia metropolitana, dalla chiassosa zona industriale caotica e in continua espansione, piena zeppa di insegne abbaglianti, culminanti nella Città Mercato che si affacia sulla spina dorsale della Sardegna, la SS 132, Carlo Felice, e un centro paesano tipico del Campidano di Cagliari, con le strade contorte, strette e anguste su cui si aprono i portoni caratteristici della civiltà contadina e che si attorcigliano alle chiese, quasi a volerle abbracciare e preservarle dall'arrivo della modernità incombente, in quanto unici monumenti che possono tramandare la storia del paese e le sue tradizioni.




La sensibilità di un amante della terra in cui è nato riesce a cogliere gli aspetti poetici che emergono dalla memoria e trasferirli ai suoi lettori.


L'odore della cauterizzazione mi dava un senso triste di nostalgia. Sembrava di sentire quello della bottega de su ferreri, il fabbro ferraio, tziu Angiulleddu Mastinu, quando calzava i cavalli di fronte alla bottega di Franciscu su carnazzeri, il macellaio, poco più in là della mia casa in via della Chiesa. Era l'odore di quando avevo meno di dieci anni ed ero ancora immortale





Il brano è tratto dal romanzo di Enrico Pili: " hinterland sei ", Scuola Sarda Editrice Cagliari, Novembre 2007.





L'itinerario turistico proposto con questo spot è giustificato dal complesso archeologico di San Geminiano, a pochi chilometri da Sestu, che merita da solo trenta minuti di viaggio a partire dalla costa di Flumini. Il complesso è immerso nel mezzo di una bella pineta e ci si arriva percorrendo un viale che parte dalla uscita di Sestu, con cartelli che indicano bene la destinazione. Non altrettanto bene il turista è accolto nel complesso, poichè troverà la Chiesa chiusa, il parco non eccessivamente pulito, e nessun servizio disponibile. Anche i cartelli indicatori sono carenti forse perchè si intende riservare il luogo a manifestazione religiose o festività locali, piuttosto che utilizzarlo come richiamo turistico. In ogni caso il luogo merita la visita.

Le foto mostrano in sequenza: l'ampio porticato antistante la chiesa; statua all'interno del complesso (forse San Geminiano?); pineta; ingresso. Sotto: facciata della chiesa.

Due volte all'anno numerosi sestesi si trasferiscono per alcuni giorni all'interno della vasta corte che circonda la chiesa per il tradizionale pellegrinaggio.

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