venerdì 23 novembre 2007
Fenicotteri
Quello che segue è un itinerario per chi è amante della natura, della fauna e della flora. Lo stagno di Molentargius è famoso per la presenza in esso del fenicotteri rosa. Si possono ammirare e fotografare anche in prossimità della strada provinciale che costeggia le saline. Il mio obbiettivo è di organizzare un percorso, una passeggiata in bicicletta tra i sentieri del parco naturale protetto, da inserire tra gli itinerari consigliati in questo blog. Il primo ostacolo mi arriva però dalla mancanza di biciclette. Non vi è infatti nessuna azienda a Flumini, a Quartu e a Cagliari che offra a nolo biciclette di alcun tipo, così che se qualche turista, o anche una persona qualunque, in cerca di emozioni naturalistiche decide di percorrere le strade e i sentieri del parco e non dispone di mezzi propri (solo coloro che viaggiano in camper talvolta sono muniti di bici proprie), non può farlo. Il secondo ostacolo è però più definitivo: le visite al parco (guidate) si svolgono esclusivamente su prenotazione in collaborazione con l'Associazione per il Parco Molentargius-Saline-Poetto (Tel. 070671003-070659740).
Riporto quanto scritto nel sito ufficiale del Parco www.parks.it/parco.molentargius/
Il Parco è un'area umida estesa su un territorio di circa 1600 ettari delimitato dall'espansione urbana dei comuni di Cagliari, Quartu S. Elena, Selargius, Quartucciu e dal lungomare del Poetto. Nasce nel 1999 (L. R. n. 5 del 26/02/99) con l'obiettivo di tutelare e valorizzare un sito di interesse internazionale già inserito dal 1977 nella Convenzione di Ramsar per la sua rilevanza come luogo di sosta, svernamento e nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici. L'eccezionalità di queste aree è data dalla presenza di bacini sia di acqua dolce che salata separati da una piana con caratteristiche di prevalente aridità denominata Is Arenas. Le zone ad acqua dolce sono costituite dagli stagni del Bellarosa Minore e Perdalonga nati come vasche di espansione delle acque meteoriche. Le zone ad acqua salata comprendono gli specchi d'acqua dell'ex sistema produttivo delle Saline di Cagliari costituiti dal Bellarosa Maggiore o Molentargius (vasca di prima evaporazione), dallo Stagno di Quartu (vasche di II e III evaporazione), dalle altre vasche salanti (saline di Cagliari) e dal Perda Bianca (ex bacino di raccolta delle acque madri).
Le visite guidate seguono il seguente itinerario:
Il percorso inizia in prossimità dell'Edificio Sali Scelti e prosegue in pullman costeggiando prima il Perda Bianca e quindi le vasche salanti di Cagliari.All'altezza dell'idrovora del Rollone si svolta verso le cave di sabbia di Is Arenas e si proseque fino a raggiunaere lo stagno del Bellarosa Maggiore, l'ecosistema filtro e poco oltre il Bellarosa Minore.Durante la visita sono previste delle soste per l'osservazione della flora e dalla fauna presso le aree verdi del Parco situate agli ingressi lato Cagliari e Quartu.
L'Edificio Sali Scelti fa parte dell'insieme degli edifici della Città del Sale realizzata intorno agli anni trenta in stile liberty e costituita da fabbricati industriali, edifici comunitari e abitazioni degli operai. Era destinato alla purificazione del sale ad uso alimentare ed oggi, grazie ad un restauro terminato nel 2004, è la sede del Parco e ospita al suo interno gli uffici tecnici e amministrativi .
Aree verdi si trovano sia sul lato Cagliari che sul lato Quartu e rappresentano il limite tra l'urbanizzato e le aree di rilevante valenza ambientale. Qui è possibile osservare piante in pericolo di estinzione iscritte nella "Lista rossa" come il Fungo di Malta e tra gli uccelli acquatici il Fenicottero, la Garzetta, il Falco di palude, il Cavaliere d Italia, il Fraticello, il Martin pescatore, il Moriglione, il Tuffetto e numerosi altri.
Le Saline e l'idrovora del Rollone. La produzione del sale è ormai interrotta, ma la circolazione idrica nelle vasche evaporanti e salanti viene mantenuta al fine di salvaguardare i delicati habitat per la flora e la fauna. L'acqua viene prelevata dal mare e, attraverso un canale, viene immessa nelle diverse vasche. L'idrovora del Rollone è stata costruita proprio per muovere alternativamente e ininterrottamente le acque. Deve il suo nome alle idrovore azionate a vapore utilizzate intorno al 1910 e aventi l'aspetto di grosse ruote.
Is Arenas e le cave di sabbia. Is Arenas è geologicamente una spiaggia fossile nella quale ancora oggi è possibile osservare depositi di conchiglie e resti fossili. Al suo interno si trovano le cave di sabbia, oggi abbandonate, le cui pareti permettono di tornare indietro nel tempo fino a decine di migliaia di anni tramite la successione degli strati di sabbia che testimoniano la storia della formazione del cordone dunale di Is Arenas.
Ecosistema Filtro L'ecosistema filtro è un'opera realizzata con l'obiettivo di garantire un apporto di acque qualitativamente e quantitativamente adatto agli stagni di acqua dolce. L'impianto permette di affinare con processi naturali le acque provenienti dal depuratore consortile di Is Arenas. Separa il Bellarosa Minore dal Bellarosa Maggiore e con essi costituisce un'area tra le più sensibili in quanto habitat di numerose specie protette di uccelli acquatici.
Mi riprometto di sperimentare personalmente questo itinerario affascinante.
Occorrerebbe trovare un sistema per offrire con facilità a tutti un bene così prezioso. Pur comprendendo i motivi di cautela e di conservazione che stanno alla base delle restrizione nelle visite, la libera circolazione, come in un museo, dovrebbe essere garantita a tutti. Sarebbe un punto qualificante per la città che si propone turistica.
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