flumini nel mondo

lunedì 6 aprile 2015

Scivu di Paolo Maccioni

Abbandoniamo la città in un'ora in cui il traffico è intenso. Sarà la giornata festiva, sarà la ricorrenza pasquale che vuole le famiglie radunate e quindi vi è chi si mette in viaggio per tornare alla propria casa nel paese natale, ma la Carlo Felice, la principale arteria sarda che attraversa come la spina di un pesce tutta la Sardegna  è un movimento incessante di auto.
L'abbandoniamo subito e attraversiamo il paese di San Sperate in festa.  Ci accodiamo alla processione fino alla chiesa principale e così facciamo anche a Villasor. Ci rallegra la atmosfera di festa, di allegria di questi ricchi paesi del campidano di Cagliari. Giungiamo facilmente e superiamo Villacidro e poi Arbus. Qui, fatti pochi chilometri in direzione di Fluminimaggiore imbocchiamo una strada sulla destra che indica: Scivu.  (la nosta meta)
 

La strada si insinua in un deserto di montagne brulle, di caseggiati diroccati appartenenti a miniere dismesse, a boschi incendiati di cui rimangono solo le punte di rami anneriti.





Dopo un interminabile saliscendi nel deserto più totale, ci accoglie un viale di fitti asfodeli che fanno bella mostra di sé ai bordi della strada e ci accompagnano fin alla riva del mare.


E qui lo spettacolo diventa impressionante. Un mare da oceano, in un fragore assordante di onde che si riversano sulla scogliera a partire dalle più lontane increspature. E' una natura splendida e vergine, non contaminata da  segni di presenza umana, come dovette apparire ai primi uomini che la scoprirono nei tempi remoti.



In un cielo basso e nuvoloso, che si unisce al mare in uno spettacolo affascinante e temibile, sferzati da un vento gelido che ci percuote il viso, solo  un semplice cartello ci ridesta da una specie d'estasi che ci aveva rapito facendoci pensare  alla creazione del mondo. 


(fotografie di Alessandra Maccioni)






1 commento:

Alessandra ha detto...

è stata una bella gita, papà..... Ed è stato un soffio di aria fresca rileggere, con un sorriso, le tue parole che descrivono i posti visti insieme così poco tempo fa, quando spensierati ed allegri come sempre nei nostri viaggi e nel nostro vagabondare godevamo, ignari, il piacere dello stare tutti insieme, per scoprire cose nuove, conoscere nuovi posti, brindare al piacere della reciproca compagnia....
Quanto mi manca e mi mancherà tutto questo...
Ti cerco intorno a me, nel vento, nel mare, nel cielo.... non riesco ad accettare la tua assenza....