flumini nel mondo

mercoledì 28 settembre 2011

Importante riconoscimento al romanzo di Paolo Maccioni " Incendio nella cattedrale"



Buona sera Dr. Maccioni Paolo.
Dopo un approfondito analisi di lettura di tutte le opere pervenute, la giuria ha stabilito vincitori assoluti della edizione 2011 del Premio letterario Internazionale “L’integrazione Culturale per un Mondo Migliore” le opere de seguenti scrittori:
Sezione “A” Poesie singole Edite.

1° Premio a Stanzione Rita. con “L'Africa nel piatto”
2° Premio a Volvano Gerardo con. “Oggi ho incontrato te”.
3° Premio a. Bicchierri Antonio con. “Uomo”
Sezione “A” Poesie singole Inedite.
1° Premio a Campegiani Franco con. “Nel segreto degli abissi”
2° Premio a Zucchi Aurelio, con. “Se”
3° Premio a Colombo Elide, con. “A te che stai nascendo”
Sezione “B” Libro di Poesie Edito.
1° Premio a Vetturini Angelo, con. “FRAMMENTI DI CONCHIGLIE”.
2° Premio a Vello Pier Mario, con. “UTOPIA DI UNA MARGHERITA”.
3° Premio a Villani Anna Maria, con. “IL CANTO LIBERO DEL CIELO”.
Sezione “C” Libro di Narrativa Edito.
1° Premio a Maccioni Paolo, con. “INCENDIO NELLA CATTEDRALE”.
2° Premio a Trentadue Giuliano, con. “NON MI RICORDO GLI OCCHI”.
3° Premio a Pilacuán Juan Carlos, con. “UN DOLCE ADAGIO”.
Prof. Ninnj di Stefano Busà
Presidente della Giuria


Dr. Guaman Allende.
Presidente del Premio 

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mercoledì 7 settembre 2011

Giuseppe Boy - Un uomo palloso

Se tu sapessi...
se tu potessi
Essere adesso
Qui
E nello stesso istante
Tu
volessi esserci
Qui
adesso
Se tu sapessi...
Se io potessi
sentire fra le mani
Se potessi odorare
l'essenza della tua pelle
Se tu sapessi...
cosa farei
se tu volessi
essere qui
adesso
Se tu sapessi cosa farei...
Ti mangerei,
ti berrei...
mi immergerei
dentro di te.
Mi ingloberei in te...
Se io potessi...
Danzerei
In te
Senza confini
Se tu volessi...
Se tu sapessi...
Cosa farei...



Giuseppe Boy
Divide il suo tempo tra la Sardegna e l'Emilia.  Attore, regista e poeta, direttore artistico dell'associazione culturale L'Eptacordio, in teatro ha portato, oltre alle sue poesie, le opere di Emanuel Carnevali, Pier Paolo Pasolini, Giacomo Leopardi e altri.
Autoritratto di un uomo palloso è la sua prima raccolta pubblicata.

martedì 6 settembre 2011

Residenza Anni d'oro - Flumini di Quartu




Organizzato dalla infaticabile Stefania Adamo si è svolto in questo splendido contesto  uno spettacolo di vario intrattenimento  che ha abbracciato la lettura di poesie e di prosa, il cabaret, i giochi di prestigio, il ballo, la musica. 
Gli ospiti dell'istituto e il numeroso pubblico intervenuto, hanno applaudito vivamente tutti gli artisti che per circa due ore hanno regalato con la loro bravura momenti  di vero piacere.      
 locandina


La fine dicitrice

Il pubblico

Lo scenario

I cabarettisti

la cantante
I ballerini
I ballerini
Il prestigiatore
Il coro
Il solista

Stefania Admo , perfetta organizzatrice dell'evento, stremata dalla fatica alla fine dello spettacolo. 

sabato 3 settembre 2011

Sant'Andrea - Piazza Bellaria

Le barche dei pescatori nel porticciolo
* La visione del porticciolo di S. Andrea, dalla piazza Bellaria, è splendida e merita di essere rappresentata da qualche quadro d'autore. Infatti qualcuno ci ha provato,



* Ma, pur nella sua bravura non trasfonde l'incanto che la rappresentazione dal vero riesce a suscitare nello spettatore.






Il sindaco di Quartu consegna la targa ricordo
* Piazza Bellaria, al suo quinto anniversario, è stata recuperata da pochi amici intraprendenti e volenterosi. Senza aiuto da parte di nessuno hanno ripulito uno spiazzo sporco e pericoloso trasformandolo in un luogo piacevole godibile da tutti.
* Si è tenuta il giorno 21 agosto la tradizionale festa che quest'anno ha avuto un ospite importante nella persona del sindaco di Quartu, il quale ha donato agli organizzatori della festa e  artefici della piazza, una targa a ricordo e premio della loro opera 

lunedì 29 agosto 2011

Storie di ordinaria inciviltà


Provate a passare sul viale che a Stella di Mare porta alla rotonda sul mare.
Provate a respirare l’aria mattutina priva di vapori inquinanti.
A guardare il mare che all’alba risplende giù di mille sfaccettature dal blu al turchese pallido che si confonde con il cielo,
I primi bagnanti scendono portandosi appresso le sedie che delimiteranno la loro limitata proprietà privata per l’arco di qualche ora.
Ancora non vi sono in uccelli in volo e il sole non è ancora sorto ma si intravede dietro le creste dei monti vicini.
Il silenzio è assoluto. Chiudete gli occhi e godete alla meraviglia che la natura ha prodigato alla costa, a tutto l’arco del golfo fino ad arrivare alla sella del diavolo che incornicia l’altra punta dirimpettaia.
Provate. Ma è meglio non riaprire gli occhi perché vi farebbero vedere lo scempio che i fuoriusciti notturni dalla discoteca Blanco hanno combinato.
Bottiglie piene, mezzo piene, vuote, in piedi, rovesciate, accatastate. Bicchieri di plastica di variegati colori dove il bianco è prevalente. Carta da pacchi, pacchetti, igienica, fazzoletti, carta straccia, di giornali, appallottolata, colorata, pacchetti di biscotti, carta alluminata, stracci, sacchetti appesi agli alberi, coriandoli di spazzatura, stelle di sudiciume.

Non si può fare niente. Quartu S. Elena sembra insensibile a tutto ciò e si limita a considerare che il  contratto con la De Vizia l’ha bello che fatto e non si può pretendere altro. La De Vizia, dal canto suo ottempera ai suoi  compiti e quindi non fa che rispettare il contratto stipulato.
I vigili urbani non intervengono perché l’organico è limitato e non vi sono soldi per aumentarlo.
E  allora non si può fare nulla?
Si può.
Sognare.
Magari un triplice cassonetto con l’indicazione di dove gettare carta, plastica e vetro, e un custode della discoteca che provveda a far rispettare un comportamento civile da parte dei fuoriusciti della discoteca.

domenica 24 luglio 2011

Il parco di Matzanni


Reperti archeologici abbandonati a se stessi
L’archeologia in Sardegna potrebbe essere in grado di attirare una grande massa di visitatori da tutto il mondo a causa dell’unicità della sua storia e dei suoi monumenti.
Un enorme tesoro giace inutilizzato nel territorio della Sardegna e aspetta di essere recuperato, valorizzato e messo a disposizione della Comunità Internazionale.
Questo patrimonio, destinato altrimenti alla sicura distruzione da parte della natura e dell’uomo, adeguatamente messo in risalto  insieme alle sue storie e alle sue leggende contribuirebbe ad una sicura affermazione turistica della Sardegna.

Parliamo del parco di Matzanni, a Vallermosa.

La località denominata Matzanni o Matzani è stata per millenni solo un magro pascolo per capre.
Nel 1892 alcuni pastori riuscirono ad intravedere tra gli sterpi che coprivano tutta la zona delle costruzioni semisepolte di incerta tipologia.
Vennero organizzate delle spedizioni di ricercatori di tesori che incominciarono subito a scavare .
Gli scavi condotti con metodi alquanto sbrigativi diedero tuttavia dei risultati in termini di ritrovamento di oggetti: monete,vasi,e suppellettili varie.
Il bronzetto denominato Barbetta
I reperti ritrovati sparirono dalla circolazione, solo due di essi furono recuperati:  un bronzetto  denominato “Barbetta” e una ciotola di bronzo dorato.
I ricercatori ufficiali ai quali vennero successivamente affidati gli scavi, pensavano di trovare dei nuraghi sotto le macerie, ma si imbatterono invece nei pozzi.

Il pozzo sacro è l'edificio di culto per eccellenza della civiltà nuragica. Se ne conoscono una quarantina in tutta la Sardegna e sono presenti a nord come al centro e a sud dell'isola, senza particolari differenze costruttive.
ingresso al pozzo sacro
I pozzi erano sede di culto e, gelosamente custoditi, contenevano l’acqua magica, che effettuava prodigi e guarigioni. In essi si praticavano antiche cerimonie come l’ ordalia o giudizio di Dio.

Lordalia era il “Giudizio di Dio” in cui veniva appurata la colpevolezza di un imputato. Se l’acqua non gli danneggiava gli occhi era giudicato innocente. Anzi riceveva un miglioramento delle sue facoltà visive. Altrimenti il colpevole era punito con la cecità.
Da qualche parte, ancora oggi, si usa l’espressione: “ che diventi cieco se sono colpevole.”





martedì 12 luglio 2011

Convento delle suore della redenzione Quartu

Si devono al laboratorio della lettura, della ricerca e della scrittura creativa del Centro Sociale Anziani Piazza IV Novembre, coordinato dalla dott. Carmina Sciolla, le poche notizie storiche su questo convento e sulle suore che vi vivono in regime di clausura. Il convento è stabilmente inserito tra i monumenti  di Quartu,  aperti al pubblico anche ultimamente, nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 maggio scorso.
Le notizie sono state raccolte da testimonianze orali poiché poco o nulla esiste di scritto, e le poche persone che presumibilmente hanno una conoscenza più vasta, sono inspiegabilmente non  disponibili. ( La sig.ra  Alessandra De Valle,  protagonista di una conferenza tenutasi il  21/03/2011, organizzata dalla Associazione Culturale "IL COLLE VERDE" di via Castiglione 1 - Cagliari, dal titolo “Madre Anna Figus, una mistica del XX secolo per le donne in difficoltà”,  interpellata personalmente tramite mail dirette e facebook per avere  chiarimenti sulla conferenza, non essendoci il modo di accedere per altre vie ai risultati della stessa,  ha ritenuto inspiegabilmente di non  rispondere, almeno fino ad oggi, alle  richieste.)
Madre Anna del Gesù (al secolo Anna Figus)
Le suore che vivono nel convento chiamato: Suore della Redenzione " Convento Claustrale dell'Addolorata " sono sette.
La Congregazione fu istituita dalla Madre Anna del Gesù ( al secolo Anna Figus)  a Cagliari nel 1935, in Castello, dove ancora c'è la casa madre.
L'ordine nacque per redimere le prostitute. Del resto, questo fu il pensiero di Madre Anna, Gesù, nella sua vita, non aveva perdonato la Maddalena, una di loro?
Con molte difficoltà nacque l'Ordine delle Suore della Redenzione le cui suore erano dette riparatrici  perchè si occupavano del recupero di quelle ragazze a rischio avviandole a lavori diversi.
Le sette suore sono tutte molto anziane e vivono ora di carità.
Nel 1985, nel 50° anniversario della fondazione dell'ordine  fu attribuito a Madre Anna il premio Eleonora D'Arborea, il fiore all'occhiello dell'Inner Wheel di Cagliari ( Rotarj Club). Nemmeno di questo avvenimento sono per il momento riuscito ad avere documentazione.


La dott. Carmina Sciolla,  Coordinatrice del Centro  Sociale Anziani di Quartu S.E. alla quale si devono le poche notizie conosciute sul convento