Il romanzo di Paolo Maccioni " I segreti del Presidente" ha ottenuto il primo premio nellla sezione romanzi editi.
Alla manifestazione ha partecipato un pubblico numeroso. Nelle foto sono ritratti alcuni momenti dell'importante cerimonia. 

Il romanzo di Paolo Maccioni " I segreti del Presidente" ha ottenuto il primo premio nellla sezione romanzi editi.
Alla manifestazione ha partecipato un pubblico numeroso. Nelle foto sono ritratti alcuni momenti dell'importante cerimonia. 

A Flumini è presente un centro assistenziale intitolato a Monsignor Angioni, di cui abbiamo già parlato in un precedente spot. Il suo nome è legato anche all' opera del Buon pastore di San Gregorio, un'antica villa gestita ora da alcune suore, e di lui si trovano tracce nella chiesa di San Benedetto a Cagliari. Chi era Monsignor Angioni ce lo racconta Antonio Borrelli nel sito http://santiebeati.it/. 


Nella immagine riprodotta qui sotto , un momento della introduzione del sindaco al quale ha fatto seguito Enrico Pili, prima di lasciare la parola a Paolo Maccioni.
La serata culturale è stata seguita da un pubblico attento che non ha esitato a manifestare la sua approvazione applaudendo ripetutamente gli interventi musicali dei due artisti. Nel corso della serata il sindaco ha voluto fare omaggio a Paolo Maccioni e agli altri presentatori di un prezioso libro voluto dal Comune di Burcei, recentemente pubblicato dalle edizioni Grafica del Parteolla (Dicembre 2007). Tradizioni popolari ed espressioni di fede nei canti poetici burceresi, a cura di Nicoletta Rossi e Stefania Meloni.
terre di Burcei avute per successione dai Carroz. La cerimonia è semplice: il rappresentante del marchese viene accompagnato dai due principali esponenti locali del Regno di Sardegna e dal notaio dentro una casa abbandonata del villaggio e, al momento della sua uscita, gli è consegnata terra, erba, grano e acqua che lui sparge tra le rovine. Poi, davanti ad una forca appositamente allestita, con la spada taglia un ramo appeso sopra, a simboleggiare la disponibilità del diritto di giustizia. Infine viene condotto dentro la chiesa di Santa Maria di Monserrato, dentro la quale si siede in segno di presa di possesso. Questo semplice rito, ricostruito da fonti certe e documentate, insieme a tante altre notizie e curiosità del passato, è descritto nel libro di Gian Giacomo Ortu: Burcei il paese sul crinale, edito da Cuec Editrice nel Dicembre del 2000. In esso vi sono descritte le origini di Burcei a partire dai primi insediamenti di cui si hanno tracce documentali fino ai giorni nostri, con ricchezza di particolari e di citazioni di fonti.
La vera attrativa di Burcei, tuttavia, non è rappresentata dai monumenti, che mancano, o da edifici o da qualche manifestazione tangibile della operosità dell'uomo. In questo paese si respira una atmosfera che sa insieme di antico, di vita laboriosa sui campi, di pastori intenti alla custodia delle loro greggi o mandrie, di uomini abituati a riconoscere il loro bestiame con uno sguardo, dalla serenità che sprigiona la vita contadina, agricola e pastorale pur con tutte le sue complicanze e vicissitudini, in una atmosfera che ti solleva facendoti sembrare irreale il passeggiare tra vecchie strade ornate di moderni murales, tra le pietre dei muri che anche essi respirano. Qui possiamo considerare che tutti noi sardi siamo uguali perchè la matrice è la stessa. Il monte, la campagna, il duro lavoro. E qui ci sentiamo a casa nostra. (P.M.)

Santa Maria di Monserrato è la patrona di Burcei è e si festeggia a partire dall' 8 settembre con manifestazioni civili e religiose che abbracciano due settimane. La costruzione ebbe inizio nel 1886 e terminarono nel 1902.
Nella prima e nella seconda domenica di giugno, si festeggia invece Santa Barbara cui Burcei è molto devota. In questa occasione la santa, il cui simulacro è conservato nella parrocchiale di Santa Maria, viene condotta in processione verso la chiesetta campestre a lei dedicata. I festeggiamenti prevedono anche sfilate di costumi tradizionali provienenti da svariati centri.
Oltrechè di manifestazioni a carattere religioso, Burcei è sede di due sagre, occasione per valorizzare i prodotti locali. La più celebre è quella delle ciliegie che si tiene nella prima parte di giugno. In agosto si organizza invece la sagra della capra.
SAN GREGORIO è un piccolo centro abitato della provincia di Cagliari, una frazione di Sinnai distante solo 15 Km dalla costa di Flumini, posto a 265m sul livello del mare lungo la statale 125 Orientale sarda, alle pendici occidentali del massiccio dei Sette Fratelli (1023 m), con un territorio a tratti boscoso e a macchia, a tratti a pascolo. Conta oggi un centinaio di abitanti residenti .

La chiesa di San Gregorio continuò però a essere frequentata periodicamente in occasione della festa del santo. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, a opera di un gruppo di famiglie della borghesia cagliaritana che costruirono le loro case di villeggiatura attorno alla chiesa, la borgata prese a svilupparsi e a essere animata.
Attualmente il borgo è pressochè disabitato in quanto soltanto poche famiglie conservano l'abitudine di frequentare le loro case antiche almeno nei giorni festivi. La Chiesa, che fa capo alla parrocchia di Mara, rimane chiusa tutto l'anno e viene aperta solamente in occasione della festa di San Gregorio che si celebra, in concomitanza di quella di San Basilio, nella prima domenica di Maggio di ogni anno. In quella occasione le statue dei due santi amici vengono portati in processione da Mara, dove sono custodite, tutto per essere festeggiate solennemente nella chiesa di San Gregorio. Un risveglio dell'interesse collettivo nei confronti del borgo di San Gregorio, che in passato ha conosciuto una densità maggiore di residenti, lo dimostra il fatto che nel suo centro esisteva un negozio di alimentari (di cui ancora si può notare l'insegna scolpita sulla pietra) e anche la scuola, (è probabile che il palazzo fotografato nella piazza sia stato adibito a scuola ma non ne abbiamo documentazione) è possibile, in quanto la piccola frazione, oltre ad essere immersa nel verde e rappresentare perciò una desiderabile meta di passeggiate, è stata recentementa restaurata in parte dal Comune di Sinnai che ha lastricato la piazza della chiesa e le strade, rendendo più facile percorrere il suo interno. Inoltre, vi è uno spaccio di alimentari, bar, tabacchi e giornali, e la ristorazione, per chi volesse fare una piacevole escursione di un intera giornata all'insegna del verde montano è assicurata da alcuni ristoranti presenti nella zona. Manca del tutto, invece, l'opera di qualche artigiano del legno o della pietra o del sughero che, oltre a ravvivare l'ambiente con una sua bottega, permetta l'acquisto di qualche souvenir ai numerosi visitatori che specialmente nelle giornate festive visitano il borgo, tale da costituire un punto di attrazione umana che accompagni quella naturale.



a eccezione per l'asfalto che ha reso meno polverose e più percorribili le strade. Intorno alla picola frazione, tuttavia, vi sono alcune realtà economicamente importanti: un grande e moderno complesso di giochi acquatici, che attrae d'estate migliaia di vacanzieri, un agriturismo, un maneggio. I suoi dintorni, le campagne incorniciate dai monti dei sette fratelli, offrono la possibilità di alcune belle escursioni a piedi, a cavallo o anche con l'auto, fin dove le strade campestri lo consentono.
Proseguendo la ricerca sulle opere di Pietro Cavaro sono andato nella chiesa di Santa Rosalia in via Torino a Cagliari. Qui si trova la parte centrale di un grande retablo, le altre parti si trovano nella pinacoteca di Cagliari ( http://www.pinacoteca.cagliari.beniculturali.it/), che rappresenta "la Madonna dei sette dolori". Il dipinto, tempera ad olio su tavola, non è però attualmente disponibile al pubblico; non è purtroppo visibile perchè conservato, avvolto da teli, in attesa di restauro da parte della Sovrintendenza alle Belle Arti, e di successiva collocazione nella stessa chiesa. Il parroco non ha saputo fornire altre indicazioni, se non regalarmi una cartolina illustrata che appunto rappresenta il dipinto della Madonna dei sette dolori, riprodotta qui sotto. 