Piccioccus de crobi (foto tratta dal sito http://www.gentedisardegna.it/rules.asp |
Si trattava dei ragazzini che si ingegnavano di guadagnare un po' di soldi facendo le commissioni per le famiglie di Cagliari e aiutavano le donne che andavano al mercato a fare la spesa, riempiendo il loro attrezzo di lavoro, ceste o corbule, portandole fino a casa loro. Da cui il nome: " ragazzi di corbula"
Il mercato di San Bnedetto oggi |
Una salumeria all'interno del mercato |
Verdure come fiori Fantasia di pescato |
Passione (di Paolo Maccioni)
Passione. Che sarà mai?
C’è la tentazione.
Ostriche |
C’è anche lei ma non è la protagonista.
I fondali azzurro chiaro intorno alle irsute rocce e gli anfratti scuri dove la sua esistenza trascorre felice in una dimensione atipica.
È lei la dolce, amara, ambita preda.
C’è il desiderio folle di possesso che le papille gustative e l’ingoiare lento producono sulla realtà gastro cervicale.
Il cervello si annienta e l’occhio rimira piacevolmente i gusci screziati e porosi che sembrano provenire da abissi impenetrabili e contenere preziosi e ambiti premi perlacei. La luminosa brama giustifica l’esaltazione.
C’è la paura.
A posteriori. Tremenda. Vigliacca perché suscitata dopo l’appagamento dei sensi. Terribile perché ne capisci la punitività. Orribile per tutti i sensi.
Ma è certo che lo rifaresti. Perché sono poche le soddisfazioni maggiori d’una mangiata d’ostriche con un pizzico di sale, pepe e limone.
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