giovedì 1 aprile 2010

Parliamo di turismo

La Sardegna ha poche materie prime da trasformare, tranne alcune, come il sughero o il granito e poche altre.

Le miniere hanno esaurito la loro utilità.

L'industria ha fallito l'obbiettivo di creare un benessere diffuso.
L'agricoltura e la pastorizia sono relegate ad un ruolo limitato.



Tutti concordano sul fatto che il turismo è una fonte importante di reddito che riversa su tutti i suoi effetti benefici.





Tutti sono convinti che le bellezze naturali della nostra isola rappresentano una ricchezza da utilizzare come avviene, ad esempio, nel Trentino Alto Adige, meta di turisti sia in inverno che in estate. E' anche universalmente riconosciuto che la mitezza del clima favorisce l'allungamento delle stagioni.




E allora perchè il turismo non decolla? Quali sono gli ostacoli?


I soldi innanzitutto. Non ce ne sono. E quelli che ci sono non bastano.




La nostra mentalità, in second'ordine: non siamo sufficientemente preparati per l'accoglienza turistica, considerata spesso come umiliante servilismo verso gli estranei.


Allora non si può fare nulla? Dobbiamo lasciar fare al destino?


No! Si può cominciare dal basso: la pulizia.
Chi amministra i nostri Comuni anche i più piccoli, deve rendersi conto che i soldi spesi per il decoro del proprio comune ( ad. es. tenere pulite le strade non una volta a Pasqua ma sempre, tutti i giorni dell'anno) sono più efficaci dell'acquisto, ad esempio, di beni immobili di prestigio riservati, di solito, a pochi eletti. Quindi maggiori risorse agli assessorati alla nettezza urbana.



Servizi igienici. Non è accettabile che le necessità fisiologiche delle persone vengano trascurate come se non esistessero. Molte volte, in certe città o paesi, la ricerca di un semplice gabinetto diventa una impresa quasi impossibile.

Cura del verde. Non sono indispensabili opere faraoniche, se non si hanno le possibilità, ma è molto utile curare quello che già esiste. Anche piccoli interventi ma a carattere continuativo e non una tantum.


Insegnare a scuola che il turista è un tuo amico e lo devi aiutare a star bene perchè lui a sua volta, con la sua presenza, fa star bene te.

Queste cose costano poco o nulla. Possono essere effettuate con un poco di buona volontà.

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