Quando Maria Giovanna prende la penna e si appresta a lasciare sulla carta i segni della sua anima, forse le guida la mano qualcosa che non può descrivere appieno in modo preciso e concreto, e così prendono forma e parola i sogni che si porta dentro. Ed essi diventano luce e penombra, gocce e rugiada, nuvole e boschi, fiori e colori e il discorso si fa sempre più veloce e spontaneo e appaiono anche i ricordi, le ansie le paure i timori le angosce le sofferenze. Ma soprattutto la gioia: quella di vivere una vita appagante nonostante le faccia incontrare i turbamenti dell'amore, con le sue gelosie, paure e dispiaceri.
Maria Giovanna si esprime con i sentimenti dell'anima di cui tutti i suoi versi sono impregnati. Perciò la zia Lolly piange ogni volta che sente le sue poesie lette a memoria dalla piccola Barby, perchè in esse ritrova il suo cuore, quello stesso che esplode di felicità, e che grida all'infinito " voglio vivere per sempre".
(Mentre mandavo in pubblicazione questa breve recensione è stato presentato a Monserrato appena pochi giorni fa il terzo libro della Melis, La mela rossa. Auguri e complimenti alla poetessa)
Ho letto questo articolo e mi sono commossa quasi fino a piangere.
RispondiEliminaMille ringraziamenti.
Sono senza parole, non so davvero cosa dire, se non... grazie.
Maria Giovanna Melis