sabato 24 ottobre 2009

Chiesa di San Luca a Su Forti




Il merito di poter oggi annoverare tra i vari monumenti storici di Quartu. anche la chiesa di Su forti,più nota come il Fortino di San Luca, va ai primi abitanti del Margine Rosso e a padre Leonardo Pisano che, evitandone la demolizione, lo hanno ristrutturato e, adibendolo a chiesa, ne hanno fatto la radice storica della comunità parrocchialedi San Luca.



in alto: ricostruzione del forte originario)

Secondo alcuni Su forti, sorto forse sui resti di un nuraghe, era di dimensioni più ridotte. La parte triangolare potrebbe essere, per analogia con altre postazioni fortificate del XII secolo, quella più antica; ad essa si sarebbe aggiunto, intorno al XVII secolo, il settore rettangolare. Secondo altri, invece, la struttura fu edificata nei primi anni dell’800 per volontà del Genio Militare, come fortino di avvistamento in difesa della zona che, per la ricchezza dei terreni e le potenzialità economiche, era sempre stata oggetto di incursioni nemiche.




A partire dagli inizi degli anni sessanta il tratto di costa che va dal vecchio bivio per Muravera sino all'hotel Setar, un tempo disabitata e ricoperta da mandorleti, vigneti, e vegetazione spontanea, inizia a popolarsi sempre più. Tra le diverse necessità una era particolarmente sentita: rendere più facile e possibile la partecipazione alle varie funzioni religiose. Padre Leonardo Pisanu pensò di adibire "Su Forti" (la Fortezza), un fortino risalente alla fine del 1700, a luogo di culto. L'edificio, che aveva avuto un passato storico di notevole importanza era in condizioni fatiscenti tanto che era stata fatta richiesta, all'Intendenza di Finanza, di abbattere il rudere. Padre Leonardo il 25 gennaio 1972, inviava all'Intendenza di Finanza, la richiesta di concessione del fabbricato Su Forti. Dopo svariate vicissitudini, il 10 ottobre 1973, padre Leonardo, sostenuto e incoraggiato dai primi abitanti della zona, vinse, per £ 300.000, la licitazione privata indetta dall'Intendenza di Finanza. Il 21 dicembre 1974, mons. Bonfiglioli inaugurava con una solenne celebrazione la nuova chiesa dedicata all'evangelista San Luca. Su Forti, che per decenni era stato dimenticato e che aveva rischiato la demolizione, riacquistava valore e prestigio, grazie alla tenacia dei pionieri della zona. Si diede subito l'avvio ai lavori di restauro a totale carico degli abitanti e coordinati da un Comitato.

Poiché il Fortino si rivelò sempre più insufficiente il 30 luglio 1986 il Consiglio Comunale, deliberò di destinare un'area di mq 7781 alla realizzazione di una nuova Chiesa. Mons. Alberti presiedette la celebrazione della Dedicazione della chiesa il 9 giugno 2001.

Con l'aumento della popolazione crebbe ancora l'esigenza di avere non solo una chiesa più grande, ma una Parrocchia.

La nuova Parrocchia fu inaugurata il 7 dicembre 1985.

Nonostante la nuova chiesa, i parrocchiani sono rimasti molto affezionati al loro Fortino che considerano come la radice della loro storia.

lunedì 5 ottobre 2009

Maria Giovanna Melis poetessa di Flumini

La poetessa Maria Giovanna Melis ha pubblicato il suo secondo libro con la Casa editrice La Riflessione di Cagliari.
Fa piacere scoprire che nel frastuono che ci circonda quotidianamente e nonostante le ansie, le difficoltà, i pensieri frettolosi che la vita ci riserba con dosi intense di malumori, nervosismo, affanni, vi siano vicino a ciascuno di noi, invisibili e appartate, sensibilità che riescono ad astrarsi da queste preoccupazioni e ad aprire con sincerità il proprio animo anche agli altri.
Così l'egoismo si trasforma in dono e noi dobbiamo ringraziare queste sensibilità che ci regalano le loro emozioni.


Quando Maria Giovanna prende la penna e si appresta a lasciare sulla carta i segni della sua anima, forse le guida la mano qualcosa che non può descrivere appieno in modo preciso e concreto, e così prendono forma e parola i sogni che si porta dentro. Ed essi diventano luce e penombra, gocce e rugiada, nuvole e boschi, fiori e colori e il discorso si fa sempre più veloce e spontaneo e appaiono anche i ricordi, le ansie le paure i timori le angosce le sofferenze. Ma soprattutto la gioia: quella di vivere una vita appagante nonostante le faccia incontrare i turbamenti dell'amore, con le sue gelosie, paure e dispiaceri.

Maria Giovanna si esprime con i sentimenti dell'anima di cui tutti i suoi versi sono impregnati. Perciò la zia Lolly piange ogni volta che sente le sue poesie lette a memoria dalla piccola Barby, perchè in esse ritrova il suo cuore, quello stesso che esplode di felicità, e che grida all'infinito " voglio vivere per sempre".

(Mentre mandavo in pubblicazione questa breve recensione è stato presentato a Monserrato appena pochi giorni fa il terzo libro della Melis, La mela rossa. Auguri e complimenti alla poetessa)