giovedì 8 gennaio 2009

Iniziativa industriale

Riceviamo la seguente proposta che il firmatario della stessa ci ha chiesto di pubblicare. Nonostante il nostro blog si occupi prevalentemente di attività legate al turismo, volentieri aderiamo all'invito poiché riteniamo che alcuni aspetti dell'iniziativa siano ad esso collegati.
UN EMIGRATO CERCA SOCI FINANZIATORI PER CREARE UNA MULTINAZIONALE SARDA

La produzione agricola ed artigianale in Sardegna è molto, troppo, spezzettata, in molti casi e' una produzione di pura sussistenza per la famiglia.
Oggi per vendere nei mercati occorre forza economica e visibilità di prodotto e di marchio. Se non si ha forza economica, continuità di presenza e visibilità non è possibile penetrare i mercati e ogni azione è destinata ad essere fine a se stessa, cioè il collocamento di una partita di merce venduta a prezzo basso.

Mi risulta che la produzione agricola sarda sia in prevalenza di una qualità che può fare concorrenza alla merce oggi venduta sul mercato come biologica.

Ritengo che una delle poche possibilità per dare sbocco alla produzione sarda sia quella di creare una struttura forte che diventi visibile e dia presenza continuativa al marchio e alle merci.

La struttura non può essere un magazzino di distribuzione all'ingrosso perchè non vi sono i presupposti economici e non raggiungerebbe lo scopo di presenza a largo raggio e visibilità del marchio. Perciò la struttura deve essere una piattaforma di distribuzione che crea una rete di negozi in franchising nelle zone di grande consumo; i negozi saranno organizzati per vendere al dettaglio e all'ingrosso a ristoranti, mense e acquirenti in grande che, a volte preleveranno subito la merce se disponibile ed a volte prenoteranno le partite da far arrivare su ordine acquisito.Il negozio si identificherà per essere quasi un'ambasciata sarda, oltre a beni alimentari e artigianali,nel negozio potrà essere organizzato uno spazio con libri, musica,e giornali sardi, offerte turistiche, ecc.
Mi risulta che la regione Sardegna ogni anno destini una cifra superiore a dieci milioni di euro al mantenimento di circoli e manifestazioni varie e a promozione commerciale. La regione dovrebbe destinare una parte di questa cifra per sottoscrivere una quota di capitale di una s.p.a. che abbia come scopo la creazione e lo sviluppo della struttura da me descritta. Un'altra parte del capitale dovrebbe essere sottoscritta da produttori privati, consorzi e cooperative di produzione, comuni, ecc.

La sede legale della s.p.a. dovrebbe essere in Sardegna, la sede operativa a Bologna o a Parma.Lo statuto della s.p.a., oltre l'oggetto sociale, deve prevedere alcune regole rigide sul funzionamento e sulle responsabilità delle cariche sociali.

La creazione di questa struttura potrebbe trascinare le aziende di produzione e trasformazione in Sardegna, dando loro maggiori possibilità ed opportunità anche di aggregarsi fra loro per migliorare e aumentare la produzione. Nei negozi nel mondo molti sardi troverebbero lavoro e legame con la loro terra, i produttori sardi troverebbero sicurezza di sbocco alle loro produzioni. Mi rendo disponibile per eventuale approfondimento dell'iniziativa.
Gonario Manca telegoma@tiscali.it

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