giovedì 28 febbraio 2008

Sulle orme di Pietro Cavaro - Suelli

Di Pietro Cavaro non si conosce la data di nascita ma è certa quella della sua morte: 1538.
Dal sito Nur on line della Regione Sarda leggiamo che fu il più illustre esponente della bottega pittorica cagliaritana di Stampace. Si formò a Barcellona, del cui gremio dei pittori risulta far parte nel 1508. Qualche tempo dopo fu a Napoli, centro di grande vitalità culturale, dove entrò in contatto con importanti artisti e dove sposò una gentildonna catalana, divenendo padre di Michele. Dopo il soggiorno napoletano, Pietro, divenuto vedovo, fece ritorno a Cagliari, dove lavorò nella bottega di Stampace. Nel 1515 si risposò. Pietro Cavaro morì nel 1538.

Inizieremo il percorso di questo itinerario a tappe, sulle orme di Pietro Cavaro, proponendovi una visita a Suelli e ai gioielli che sono contenuti nel suo territorio.

Si percorrono poco più di quaranta chilometri lungo la strada centrale sarda e si arriva a Senorbì, grosso centro della Trexenta. Superato l'abitato, dopo un breve rettilineo, siamo subito a Suelli.


La chiesa parrocchiale, è dedicata a San Pietro apostolo, patrono della parrocchia. Risale al XII secolo, ma ha subito trasformazioni sostanziali soprattutto nel periodo gotico. Dell' antico fabbricato rimangono diverse parti: due finestre a feritoia, colonnine di marmo, capitelli ed altri frammenti di forma decorativa. L' interno della chiesa è formato da una sola navata divisa da tre archi a sesto acuto. La più preziosa opera d'arte custodita al suo interno è il retablo che si riferisce all'ultimo periodo di vita del pittore, alla realizzazione del quale collaborò anche Michele, figlio dell'artista.


Il santuario di San Giorgio annesso alla chiesa è costituito da un vestibolo o antisantuario e dal santuario, ai quali si accede sia mediante un ingresso interno alla cattedrale sia mediante un ingresso esterno che da sul piazzale. Ha la forma di croce greca e nell'ala sinistra si osserva una ancona in legno dorato con al centro la statua di San Giorgio. Sorge probabilmente intorno al XI-XII secolo su una preesistente area di culto. Si presume che questo edificio sia preesistente alla chiesa maggiore. Nel 1117, anno in cui venne scritta la “Leggenda Sanctissimi Georgii Suellensis ”, che descrive la vita di San Giorgio si presuppone che la cappella fosse già esistente. Questo luogo sacro viene menzionato anche in antichi documenti del 1600 come "Iglesieta y Capelleta de Sant Jordi”.

La chiesa della Madonna del Carmelo
Dedicata alla Madonna. Uscendo dalla Parrocchia di San Pietro, sulla sinistra. E' un piccolo gioiello che merita di essere visitato per la ricchezza dei suoi addobbi (altare ligneo policromo, pulpito ligneo, balaustra in legno intagliato, dipinti olio su tela). Normalmente è chiusa al pubblico perchè viene aperta solamente in occasione di festeggiamenti particolari e, per visitarla, occorre chiedere al parroco.

Il nuraghe Piscu probabilmente deriva il suo antico nome da “nuraghe de su piscu” (nuraghe del vescovo) perchè un tempo appartenuto al Vescovo di Suelli. Il nuraghe Piscu, situato all’interno del parco archeologico di proprietà comunale dal 1982, costeggia la S.S. 128 in direzione Mandas. Attualmente è il monumento maggiormente rappresentativo della civiltà nuragica della Trexenta e nel territorio assume una posizione strategica e di controllo sulle fertili vallate circostanti.

Casa Ruda. Nel centro storico del paese la settecentesca Casa Ruda, attualmente trasformata in casa-museo e ristorante (solo per gruppi e su prenotazione; visita concessa), esempio di nobile abitazione campidanese, mantenuta intatta dall’iniziativa dei proprietari; all’interno, da ammirare soprattutto le architetture, i mobili e gli oggetti della secolare civiltà contadina locale. www.casaruda.com/

La prossima tappa sulle orme di Pietro Cavaro sarà: Cagliari

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