LA LEGGENDA
A pochi Km dalla costa, esiste una montagna che sembra nata da una leggenda. In effetti, secondo un racconto popolare, è in una notte magica, milioni di anni fa, che prese forma il massiccio granitico chiamato Sette Fratelli. Secondo la fantasia popolare, l'ignota mano che plasmò la montagna si ispirò alle sette punte della costellazione dell'Orsa, affinché anche in terra ci fosse un punto di riferimento, una sorta di Gran Carro di pietra che indicasse la strada ai viandanti come avviene, in cielo, per la stella polare. Per altri, quei sette giganti di pietra sono la testimonianza terribile di una vecchia leggenda popolare che narra di una storia di delitti interrotti dall'ira divina con la pietrificazione di sette fratelli che, diventati roccia per punizione, furono condannati a scontare la loro pena eterna imprigionati dentro una corazza di granito.La Leggenda, naturalmente, non spiega nulla sulla vera origine di questa montagna, ma spiega molte cose sulla sua natura, sulla sua vita, sulle caratteristiche di una terra nella quale fatti reali ed elementi fantastici sembrano alternarsi con sconcertante naturalezza.
Da "I Sette Fratelli", di Giovanni Sanna 1991
A pochi Km dalla costa, esiste una montagna che sembra nata da una leggenda. In effetti, secondo un racconto popolare, è in una notte magica, milioni di anni fa, che prese forma il massiccio granitico chiamato Sette Fratelli. Secondo la fantasia popolare, l'ignota mano che plasmò la montagna si ispirò alle sette punte della costellazione dell'Orsa, affinché anche in terra ci fosse un punto di riferimento, una sorta di Gran Carro di pietra che indicasse la strada ai viandanti come avviene, in cielo, per la stella polare. Per altri, quei sette giganti di pietra sono la testimonianza terribile di una vecchia leggenda popolare che narra di una storia di delitti interrotti dall'ira divina con la pietrificazione di sette fratelli che, diventati roccia per punizione, furono condannati a scontare la loro pena eterna imprigionati dentro una corazza di granito.La Leggenda, naturalmente, non spiega nulla sulla vera origine di questa montagna, ma spiega molte cose sulla sua natura, sulla sua vita, sulle caratteristiche di una terra nella quale fatti reali ed elementi fantastici sembrano alternarsi con sconcertante naturalezza.
Da "I Sette Fratelli", di Giovanni Sanna 1991
L'area è attraversata dalla sola SS 125 Orientale Sarda, che collega Muravera a Quartu S. Elena e consente già al visitatore di accedere ad uno dei punti migliori di tutta la zona (la vallata del Rio Cannas), tra foreste e gole selvagge, sfiorando la Foresta Demaniale dei Sette Fratelli a Campu Omu, dominata dalle solitarie cime granitiche di quei rilievi, emergenti sul compatto bosco. Oltre a questa sono scarse le vie comode d'accesso, come si conviene ad una vera zona selvaggia.
DATI Superficie: 508 Kmq; comprese le zone urbane (Burchi) e le zone di pre-parco (100 Kmq) , 608 Kmq in totale. Comuni interessati: Sinnai, Burcei, Maracalagonis, Dolianova, Serdiana, Quartu S.Elena, Soleminis, S. Nicolò Gerrei, Villasalto, Armungia, S.Vito, Villaputzu, Muravera, Castiadas, Villasimius. Proprietà: a parte le varie foreste demaniali (88,7 Kmq) il restante territorio è quasi interamente di proprietà comunale; 2.000 circa sono dell'E.R.S.A.T. e solo una piccola parte privata. Vi sono inoltre zone di proprietà del comune di Cagliari (laghi di Corongiu) e Muravera.
Da "Sardegna da salvare" autore: Salvatore Colomo F. Ticca - editore: Editrice Archivio Fotografico Sardo
Da "Sardegna da salvare" autore: Salvatore Colomo F. Ticca - editore: Editrice Archivio Fotografico Sardo
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