Organizzata
dalla Associazione Culturale Itamicontas che a Flumini è diventata da qualche
tempo un punto fisso per gli amanti della letteratura, della storia, e della
cultura in generale si è recentemente tenuta nella sede della scuola elementare
di Flumini in via mar ligure 3, una mostra personale della pittrice Serena
Fazio dal titolo “ Dalla dea mater alla donna d’oggi”.
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veduta d'insieme della mostra |
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Paolo Maccioni, organizzatore della serata per Itamicontas ha presentato la pittrice e i musicisti |
Serena
Fazio ha iniziato a esporre i suoi quadri fin dal 1975 in mostre personali o
collettive in varie città italiane e all’estero dopo aver compiuto gli studi
artistici a Verona, Venezia e Milano dove ha frequentato l’accademia di Brera.
Dal
1980 è in Sardegna dove ha allestito scenografie tra le altre a Cagliari,
Barisardo, Orosei, Lanusei, La Maddalena. E collabora a diversi progetti
artistici, Fabrikarte o Expo internazionale di Ferrara e Forte dei Marmi. Ha
partecipato a diverse trasmissioni televisive e di lei hanno parlato moltissimi
giornali nazionali e stranieri e, naturalmente anche L’Unione Sarda con i
commenti del giornalista Mauro Manunza. Ha avuto l’opportunità di esporre i
suoi quadri in città prestigiose tra le quali Roma, Milano, Cagliari, New York,
Londra Rio de Janeiro, per citarne qualcuna e chi volesse ulteriori notizie può
accedere al suo sito www.serenafazio.it
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Alcuni quadri esposti |
La
esposizione di quadri di Serena Fazio ha riguardato in maniera prevalente la sua
ispirazione alle fonti della vita, in particolare alla figura della dea mater e
anche alla ricerca della propria anima.
Fonti
ispiratrici che si ritrovano anche in un libro che a Serena è molto caro perché
scritto dalla sua amica psicologa di Milano Flaminia Nucci in cui, nella quarta
di copertina nel saggio/racconto intitolato: “ Il mistero della madre” è detto:
“ La
nostra vita psichica inizia dalla relazione con la madre, figura destinata a
segnare inesorabilmente il nostro mondo interiore. Ritrovare la Madre non
significa tanto recuperare il rapporto con la madre personale, quanto con la
Madre come universo composito di significati, come archetipo denso di
costellazioni emotive, generatore dell’Anima. L’Anima, come cifra psichica di
ogni individuo e come fonte di ogni immagine di vita e di senso, origina dalla
Madre.”
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La copertina del libro Il mistero della madre di Flaminia Nucci |
Nella
serata di Flumini la voce recitante di Daniela Porru ha seguito questa trama
partendo dalla figura della donna come parte della natura generante come
chiaramente indica la poesia di Tiziana Filipponi:
L'annuncio del lievito corre sui miei fianchi
la pianura si fa collina...
la tenerezza della mia pelle
racconta i tuoi primi passi
le piccole mani assonnate
il solletico dei tuoi sorrisi.
Esiste un lieve linguaggio
eroico tra noi piccolo figlio
la leggerezza dei nostri riposi
l'allegria delle nostre risate
il sognare dei nostri sogni.
E l'attesa è un gonfiore di gioia.
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Daniela Porru, la voce recitante |
Per poi, nel prosieguo chiedersi quale è stata la maternità e il ruolo della donna nel tempo: una
Dea, una Madre-Terra benevola e
dispensatrice di doni, oppure la medioevale Donna-Angelo.... o una
tentatrice: angelo o demonio? Una strega
da bruciare e da temere...? Oppure, seguendo il cerchio della sua
esistenza per arrivare alla conclusione naturale è comunque vittima... o anche carnefice. Colei
che dà la vita o che la toglie? Come nella famosa opera S’accabadora di Michela
Murgia in cui il suo personaggio si esprime in questi termini:
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la morte |
“ Non mi si è mai aperto
il ventre” proseguì “e Dio sa se non avrei voluto, ma ho imparato da sola che
ai figli bisogna dare lo schiaffo e la carezza, e il vino della festa e tutto
quello che serve quando gli serve. Anche io avevo la mia parte da fare, e l’ho
fatta.”
“ E…quale parte era?”
“
L’ultima. Io sono l’ultima madre che alcuni hanno visto…”
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donna con velo |
Oltre la concezione della donna in generale viene fatta risaltare
la situazione della donna in alcune parti del mondo dove è costretta a indossare un
abito-prigione e , molto spesso, non può allontanarsi dalla propria abitazione per tutta la vita !
Ma le violenze di ogni tipo fisiche e psicologiche sono
presenti anche
nel nostro civilissimo mondo
Occidentale e sono descritte crudamente nella poesia della stessa Serena Fazio:
madri che uccidono i propri figli
madri uccise dai propri figli
madri violentate, picchiate, lapidate, rese schiave....
madri per forza e ad ogni costo
madri che non vogliono essere madri
madri in provetta e ovuli in prestito
donne - oggetto
squallidi manichini senz'anima
donne spose per poche ore
donne illuse, traditrici e tradite
donne eterne adolescenti che non sanno invecchiare
donne - prede
donne che provocano e che non
sanno controllare
donne vittime di padroni con larghe bretelle
donne al guinzaglio del
consumismo
donne nascoste dietro un panno
MATER
....dove sei?
E con questa denuncia finale ha termine la narrazione.
L’accompagnamento musicale di questa intensa
serata è stato studiato preparato e realizzato da un piccolo complesso formato
da Mario Murgia con la collaborazione di Antonio Solmo, ambedue alla chitarra con
la voce di Daniela Porru, e dalla stessa Serena Fazio.
E' risultato uno spettacolo di alto profilo culturale e piacevolissimo per l’ascolto
e la visione da parte di chiunque. Gli applausi meritatissimi alla fine della
recitazione musicale lo hanno ampiamente dimostrato..