11 luglio – Nella Sala Consiliare del Comune di Quartucciu Via Nazionale, alle ore 17,30: si terrà la cerimonia commemorativa del medico e poeta
Attilio Maccioni, che a Quartucciu ha trascorso la maggior parte della sua
carriera professionale ed artistica, contribuendo con la sua opera di uomo di
scienza e di cultura a migliorare gli aspetti sanitari del paese e valorizzare
quelli culturali. Gli amministratori del
Comune, su iniziativa dei Lyons, rappresentando il desiderio della popolazione,
hanno deciso di dedicargli una piazza come segno di gratitudine e a ricordo del
suo operato.
La cerimonia proseguirà sulla piazza a lui destinata dove, alle ore
19, verranno materialmente esposte le relative targhe.
Scheda
di Attilio Maccioni
Attilio Maccioni nasce a Orosei (NU) nel 1902 e si laurea
in medicina nel 1926.
Dopo tre anni di permanenza in
Orani nel 1929 si trasferisce a Decimoputzu e nel 1937 vince il concorso per
ottenere la condotta di Quartucciu, dove, fino alla fine della sua attività
medica esercita la professione di medico condotto.
Tutti
i suoi libri di poesie nascono a Quartucciu come pure tutte le collaborazioni
giornalistiche. Qui si svolge la parte maggiore della sua attività di medico e
matura appieno la sua umanità.
Passata
la bufera del periodo di guerra collabora con l’Unione Sarda in cui ha una
rubrica periodica intitolata “ Passeggiate" che è andata avanti per
diversi anni con articoli di carattere socio turistico. È assiduo frequentatore
della Associazione Amici del libro di Cagliari fondata nell’immediato
dopoguerra, con Francesco Alziator, dal prof Nicola Valle. Collabora alla rivista mensile “Il Convegno”
(1946-1988) divenuta organo degli Amici del libro Vedono la luce suoi scritti in riviste
letterarie del continente e scrivono di lui molti critici e intellettuali.
A
partire dal 1942 pubblica i seguenti libri di poesie
1942
Acqua di fiume - Edizioni Sud Est, Cagliari
1945
In giardini terreni - Società Editrice Italiana, Cagliari
1950
Paradiso - Gastaldi, Milano
1951
Addio alle sorgenti - Gastaldi, Milano
1951
Lettere - Gallizzi Sassari
1955
La mia terra è un’isola - Cappelli, Rocco San Casciano (BO)
Collabora
a riviste e giornali de1l’isola e del continente e dagli anni del suo inizio
(1951/52/) fa parte dell’Associazione dei medici scrittori che aveva come
organo di stampa la rivista letteraria"La serpe". Nel sito dell’AMSI
(Associazione Medici Scrittori Italiani) si legge: “L’A.M.S.I. è nata da un’idea
del chirurgo Dogliotti di Torino; realizzata dallo stomatologo Nello Falomo,
alla fine del 1951. Ne fecero parte una dozzina o poco più di grandi uomini, medici e scrittori eccelsi: Spallicci,
Cherubini, Contini, Ferrari, Clades, Denti di Pirajno, Tumiati, Maccioni. Accanto a questi ben presto
si schierarono: Levi, Tobino, Mesirca, Bonaviri, Winspeare, e ancora Ferrario,
Bronda, Tedeschi, Rosanigo.”
Nel
1956 e fino al 1960, è presidente dell’Ordine dei medici di Cagliari.
Nel
1958 ad Attilio Maccioni è conferita la Serpe D’oro in riconoscimento del suo
valore letterario.
Il
9 dicembre 1958 viene premiato a Firenze nella
quinta edizione del premio di poesia Città di Firenze
Pubblica
altri tre libri di poesie:
1958 Canto del corvo - Guanda, Parma
1962 Amargura - Rebellato, Padova
1968 Il barone scalzo - MAIR, Siena
Lavora
ad un ultimo libro di poesie: Cavalieri di vento..
Si
spegne per un’embolia cerebrale il 20 luglio del 1990.
L’ultimo
libro Cavalieri di vento uscirà postumo
per iniziativa del Centro Studi A. Guiso di Orosei nel 1996.
( Paolo Maccioni)